A mezzanotte, ora locale, arriva la notizia che si aspettava da quasi due anni. La tigre Zhou Yongkang, ex zar dei servizi di sicurezza cinesi, il potentissimo numero 9 che nella scorsa nomenklatura era a capo della Commissione militare è stato espulso dal Partito comunista cinese e arrestato. La batte in poche righe l’agenzia di stampa governativa Xinhua
Lo annuncia la Corte Suprea. L’ex capo della siurezza Zhou Yongkang è stato espulso dal Partito e arrestato. E’ formalmente indagato per "serie violazioni della diciplina di Partito", "ingenti tangenti", "divulgazione i segreti del Partito e dello Stato" e "adulterio con diverse donne".
Dopo il periodo di purghe che ha contraddistinto la Rivoluzione culturale, nessun membro (o ex membro) del Comitato permanente è mai stato messo sotto indagine.
In uno dei due documenti scritti da “qualcuno presente in aula” durante il processo Bo Xilai, l’imputato afferma che quando tentò di insabbiare la fuga al consolato americano del suo braccio destro Wang Lijun, avrebbe “eseguito gli ordini di un’importante agenzia di Stato”. L’agenzia in questione era diretta da Zhou Yongkang.
La notizia si aspettava da quasi due anni.