Il primo passo è stato mettere online il sito webank.com. Forniva soltanto un codice QR e una breve spiegazione. «Siamo una banca? Siamo una internet company? Siamo una banca su internet». E’ breve e incisiva la descrizione dell’ultimo progetto di Tencent. E ha un padrino di eccezione: il premier Li Keqiang.
Il primo passo è stato, poco sotto il periodo di Natale, la messa online di un sito webank.com che forniva soltanto un codice QR e una breve spiegazione. «Siamo una banca? Siamo una internet company? Siamo una banca su internet», taglia corto la descrizione dell’ultimo progetto di Tencent.
Il colosso informatico cinese, noto per l’applicazione di messaggistica WeChat, ha lanciato nei la prima banca privata online della Repubblica popolare cinese. Come sottolineato dal portale Tech in Asia, la scelta di usare la scansione di un codice QR per dare maggiori informazioni e approcciarsi per la prima volta alla clientela dà una chiara indicazione di quella che sarà la strada intrapresa dal nuovo istituto: la società punta in particolare sugli accessi da smartphone e dispositivi mobili.
Su circa 640 milioni di internauti cinesi, 530 milioni navigano infatti in modalità mobile. Il progetto di Webank (che non ha niente a che fare con l’omonima banca online italiana) si inserisce nel progetto pilota avviato a inizio anno dal governo per istituire nuove banche private. Le prime tre autorizzazioni, compresa quella a Tencent, erano arrivate lo scorso luglio. La licenza è infine arrivata lo scorso 22 ottobre.
Il gruppo fondato nel 1998 da Ma Huateng conferma quindi il sempre maggiore interesse dei colossi informatici cinesi nel rinnovare il settore della finanza, non soltanto appoggiandosi o facendo da interfaccia online a istituti già esistenti. Rappresenta inoltre un ulteriore esempio della diversificazione delle attività su cui puntano sia Tencent sia i principali concorrenti, a partire da Alibaba che fornisce ad esempio prestiti alle piccole e medie imprese e agli utenti della piattaforma e-commerce, e Baidu. La società avrà sede a Shenzhen.
Tencent avrà il 30% delle quote, i fondi d’investimento Baiyeyuan e Liye Group avranno un 20% a testa mentre il restante 30% sarà diviso tra sette soci. Il primo prestito d 35mila yuan, circa 4700 euro, è stato accordato a un camionista di Shenzhen, cheripagherà il prestito in sei mesi con interessi a un tasso annuo del 7,5%.
La cerimonia ha avuto un padrino di eccezione: il premier Li Keqiang. La nascita di WeBank rappresenta "un significativo passo verso le riforme finanziarie della Cina", ha affermato il capo dell’esecutivo. Mentre per il presidente dell’istituto, Gu Min "si concentrerà su servizi finanziari, inclusi depositi e prestiti a individui e a piccole e micro-imprese, piuttosto che rincorrere grandi gruppi e persone con grandi asset".
[Scritto per Milano Finanza]