The Leftover of the Day – Mi manca l’aria

In by Simone

Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente. 4 maggio 2010, 10:53
Mi manca l’aria

Arriva in ufficio tutto tronfio e festante. Come fossi la sua fidanzata, mi dice: “Ti va di andare a Malta?”. Sgrano gli occhi, vorrei dirgli no, grazie, facciamo basta viaggi io e te, ne abbiamo già uno in programma, tra poco torni in Giappone, possibile che non mi (ti) dai mai pace? Ma cosa posso fare?
Abbasso lo sguardo e gli domando solo: “Quando?”. Mi indica sul calendario esattamente la settimana in cui gli avevo chiesto due giorni liberi. Glielo ricordo, ma si è piccato: si aspettava un entusiasmo che non ho più, temo quasi di ferirlo sul piano personale. Per lui è più semplice. Io mi sento una marionetta chiusa nella valigia e trasportata. Mi va di viaggiare, sì, ma non così. Voglio essere slegata! Tagliatemi il guinzaglio…

(e tra l’altro, detto tra noi, lo scopo del viaggio sarebbe un’altra storia sul genere di quella di Napoleone all’Elba… Oh no!Anche se lui ci prova a condire la cosa: "Credo che come giornalista sia importante per te vedere anche Malta")

*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)