Sul risultato del 6,2% di crescita del Pil nell’ultimo trimestre pesa la guerra commerciale con gli Stati Uniti ma per Pechino è in linea con le previsioni e con i nuovi obiettivi pianificati
Dazi e contro-dazi: sparisce la Bibbia low-cost
L’allarme degli editori statunitensi: a rischio la reperibilità di testi sacri prodotti in Cina. Dopo la Nike e le bambole LOL, ora la guerra commerciale diventa biblica
Kim-Trump, c’è sostanza oltre i flash
Storico incontro in Corea del Nord: è la prima volta di un presidente statunitense. Fondamentale è stata la mediazione del presidente sudcoreano Moon Jae-in. E la Cina, da par suo, si mostra cautamente ottimista
Cina e Usa riallacciano il dialogo
Al G20 le minacce di nuove sanzioni commerciali sulle merci cinesi diventano una tregua. In ballo c’erano 300 milioni di dollari di prodotti cinesi importati negli Stati Uniti
Se Trump scarica il Giappone
Nella consolidata strategia trumpiana in cui sicurezza nazionale e interessi commerciali si compenetrano indissolubilmente, la prossima vittima potrebbero non essere le esportazioni della Toyota, bensì la storica partnership militare tra Stati Uniti e Sol Levante
Nella Nuova Era di Xi c’è posto anche per Kim
Il presidente Xi Jinping, accolto con il massimo degli onori, avvia il suo «grande piano» per le relazioni tra Cina e Nord Corea. Che avrà un peso anche sul probabile faccia a faccia con Trump al prossimo G20
Sinologie – Una risposta sinocentrica al protezionismo americano
Diversamente dalla narrazione neorealista del Prof Layne, un’attenta analisi sulla grand strategy della Cina dimostra che quest’ultima non ha intenzione di rivoluzionare l’ordine, bensì di costruire un sistema di relazioni con gli altri paesi di tipo orizzontale seguendo il principio del Tianxia e del sogno cinese, basandosi sulla rivalità e la competizione con gli USA e non sulla lotta per affermarsi come potenza dominante.
La nuova Lunga Marcia di Pechino
Il presidente cinese Xi Jinping, nonostante sia considerato da analisti e giornalisti il responsabile del dietrofront cinese nelle negoziazioni con gli Stati Uniti, durante il surriscaldamento delle relazioni tra Usa e Cina e le sue derive tecnologiche tra Google e Huawei, ha tenuto alcuni discorsi all’interno dei quali possiamo tentare di leggere quale sia l’approccio della leadership a questo particolare momento storico
Huawei stritolata nella guerra per il 5G
La sensazione è che l’odierna comunicazione di Google possa innescare una reazione a catena, portando all’affermazione di «nazionalismi digitali» in tema di «piattaforme»: sistemi operativi chiusi, app fornite da sviluppatori nazionali o di «area». Siamo nel mezzo di una guerra tecnologica destinata a rivoluzionare i confini digitali del mondo di domani.
Pechino risponde alle tariffe americane
In attesa che riprenda il negoziato la Cina colpisce i prodotti americani, puntando sul bacino elettorale di Trump e lasciando intendere prossime manovre.
Nuovi dazi, nuove incognite economiche
Ore frenetiche: Trump ha ufficializzato i dazi, mentre si tenta di arrivare a un accordo in extremis. Ma Pechino ha già lasciato intendere come reagire, promettendo risposte adeguate
Il retroscena delle tariffe
Gli Stati Uniti hanno mantenuto la parola. Dalla mezzanotte di venerdì le tariffe su 200 miliardi di dollari di made in China sono aumentate dal 10 al 25%. Il vicepremier Liu He è a Washington per ricucire lo strappo.
Pechino non cede alle minacce, i negoziati continueranno
La Cina conferma l’arrivo a Washington della delegazione guidata dal vicepremier Liu He. Ma la stampa cinese esclude “concessioni” in cambio di minacce.
Il balletto diplomatico porta Kim in Russia
La trasferta si inserisce in una controffensiva diplomatica volta a rafforzare la posizione di Pyongyang al tavolo delle trattative con gli Stati Uniti dopo l’ultimo fallimentare incontro con Trump. Fino ad oggi le limitate possibilità economiche di Mosca hanno fatto sì che la Cina si sia imposta come primo partner commerciale del Nord
Fumata nera tra Kim e Trump
L’atteso meeting tra Kim e Trump si è conlcuso con un nulla di fatto. Troppe ancora le aree di disaccordo. Ma le due versioni dei fatti non coincidono