Non ricordo quale fosse di preciso, in ogni caso: era uno dei tanti incontri interministeriali tra Cina e Italia. Di giornalisti ossessionati dalla Cina eravamo tre, forse quattro e scommettevamo su quando avremmo sentito dire “Marco Polo” e “spaghetti”. Qualcuno buttò lì anche un “Marcello Lippi”. Scommesse facili, perché “Marco Polo” e “spaghetti” vennero fuori nel primo quarto d’ora di …