Le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook June 2020) prevedono che Pechino sarà tra i pochi a mantenere un tasso di crescita del PIL positivo anche nel 2020
Una lenta e dolorosa ripresa economica nella Cina post COVID
Nonostante nuovi programmi di rilassamento fiscale, sembra che il Partito sia tornato in larga misura alla sua vecchia abitudine di rispondere ai problemi irrorando l’economia interna con ingenti quantità di denaro
Covid-19 non si ferma, l’economia cinese sì
Come ricorda il Financial Times, nonostante la dubbia attendibilità, le statistiche ufficiali hanno ugualmente un peso simbolico: sconfitto il virus (la “grande prova” mandata dal Cielo), la dirigenza cinese sembra pronta a tollerare qualche incidente di percorso nel breve termine
Coronavirus: la difficile ripresa dell’economia cinese
Mentre c’è chi cerca suggerimenti nel biennio della Sars (2002-2003), gli analisti sono piuttosto concordi nel ritenere che il nuovo virus avrà un effetto più destabilizzante tanto entro i confini nazionali quanto all’estero. Colpa del peso maggiore esercitato dai consumi interni sull’economia cinese (oltre il 60% del Pil) nonché del ruolo sempre più preponderante che il paese ricopre nella filiera globale
Elezioni Taiwan – Ombre cinese sull’economia taiwanese
Il rischio dal punto di vista di Taiwan è che la forte interconnessione con la Cina, che oggi alla luce della guerra commerciale sta portando effetti positivi per l’economia interna taiwanese con più esportazioni verso gli Usa e con il rientro di investimenti e posti di lavoro prima delocalizzati, possa domani portare a un nuovo ciclo inverso in caso (anche nel medio periodo se non subito) di un accordo Usa-Cina di ampia portata.
Effetto “new normal”: la Cina rallenta al 6,2%
Sul risultato del 6,2% di crescita del Pil nell’ultimo trimestre pesa la guerra commerciale con gli Stati Uniti ma per Pechino è in linea con le previsioni e con i nuovi obiettivi pianificati
Bolla o non bolla?
Per contenere l’impennata dei prezzi delle case, da alcuni anni Pechino sta cercando di imbrigliare il real estate. Con il risultato che oggi le vendite sono crollate e con essere il valore delle proprietà, fino a oggi bene rifugio primario per i cittadini
Le grane di Moon non vengono dal Nord
All’estero è l’eroe della distensione, ma a casa le cose non vanno bene. In calo nei sondaggi, Moon si trova tra due fuochi: un’economia in difficoltà, con le parti sociali sul piede di guerra, e la minaccia dei dazi Usa. E ai sudcoreani importa poco dei rapporti con i cugini del nord
Corea del Nord, il regime teme una rivolta interna?
La stampa nordcoreana denuncia la minaccia di “tendenze inusuali” e lancia un appello all’unità. Kim in tournée prova a rafforzare la coesione sociale indicando la via dello sviluppo. Ma il disgelo diplomatico si è arrestato. E i dividendi economici della pace si allontanano
Troppe poche nascite. L’India pronta a sorpassare la Cina
Secondo uno scenario prospettato recentemente dall’OECD, proprio a causa della crisi demografica, l’economia cinese raggiungerà la sua massima espansione rapportata alla produzione mondiale nel 2030, anno in cui supererà gli Stati Uniti, prima che “tutti i frutti della politica del figlio unico si fonderanno, fermando l’espansione del Regno di Mezzo.” Al contrario, “l’India continuerà a crescere”
Economia nordcoreana ai minimi da 20 anni
Lo riporta la Banca centrale sudcoreana, secondo la quale il Pil del Regno eremita ha riportato una contrazione del 3,5% su base annua, il calo più netto dopo il crollo del 6,5% del 1996, anno della grave carestia che è costata la vita a un milione di persone