Questo saggio esplora l’uso dell’urbanizzazione come dispositivo di governo dei gruppi etnici minoritari nella periferia sud-occidentale dello Yunnan nel periodo post-socialista. Prendendo come caso studio l’emergente città multi-etnica di Jinghong, nell’area di confine tra Cina, Laos e Myanmar, quanto segue porta l’attenzione sulle politiche, i discorsi e le pratiche socio-spaziali di frontiera che hanno riconfigurato gli equilibri di potere tra stato e gruppi etnici minoritari, ovvero tra centro e periferia, nella Cina degli ultimi vent’anni.