La nuova incognita si chiama Unione economica eurasiatica (UEE), piano di ricomposizione economica varato da Vladimir Putin con l’intento di rendere l’evanescente comunità post-sovietica degli Stati indipendenti (CSI) qualcosa di più solido. Se di nuovo Grande Gioco si tratta, questo coinvolge ben più di tre rivali. Il reportage di Alessandra Colarizi per China Files.
Sulla nuova via della seta #2
Dall’indipendenza ad oggi, il Kirghizistan è passato attraverso una rivoluzione colorata, un colpo di Stato e quattro presidenti. Il pericolo di una colonizzazione cinese è stato (ed è) sovente imbracciato dall’opposizione politica per contestare l’amministrazione di turno, accusata di svendere il paese al gigante della porta accanto. Il reportage di Alessandra Colarizi per China Files.
Sulla nuova via della seta
Il progetto noto come One Belt, One Road coinvolgerà un’area rappresentante il 55 per cento del pil mondiale, il 70 per cento della popolazione globale e il 75 per cento delle riserve energetiche. Ma il rischio di un effetto domino minaccia da vicino il Xinjiang, dove è sempre più difficile tirare una linea netta tra le rimostranze contro le politiche culturali portate avanti dal governo cinese e l’infiltrazioni di idee collegate al terrorismo internazionale. Abbiamo fato un giro lungo la Via della Seta
A Dandong la Cina guarda la Corea del Nord
Nel Dongbei. Dove due mondi opposti si osservano da pochi metri. Da un lato luci di notte e fracasso di giorno nel chiassoso turbocapitalismo di una Cina ancora formalmente socialista. Dall’altro il buio e il silenzio della Corea del Nord. In mezzo il fiume Yalu.
L’inaspettato Xinjiang
Viaggio nella terra degli uiguri. Dalla capitale Urumqi a Kuqa in pullman. E da qui fino a Kashgar, sede dell’immenso mercato, in treno esplorando la “nuova frontiera” nell’estremo occidente dell’Impero di Mezzo, crogiolo di popoli dalla convivenza non sempre pacifica.
Dai nostri archivi – Niente più tour forzati
La cattiva notizia per i turisti in Cina è che pagheranno di più i pacchetti di viaggio. La buona è che non saranno più costretti, spesso contro la loro volontà, a giri forzati dentro negozi e ad altre attività extra decise dalle guide, da oggi messi al bando
Urban Asia – Spazi pubblici e/o commerciali
Ormai gli spazi pubblici sono confinati ai centri commerciali, un luogo nel quale consolidare la propria immagine attraverso il consumo. E questo è vero tanto più in Cina dove la recente cultura della piazza come luogo pubblico di incontro rischia di scomparire prima ancora di consolidarsi. China Files vi regala un contenuto di Urban Asia, la rivista gratuita per iPad e a 3€ per Kindle.
Ripartire dalla Costituzione. Intervista a Wang Hui
“Il Paese del dragone ha bisogno di riscrivere la Costituzione, per entrare a pieno titolo tra i grandi della terra del XXI secolo”, ci spiega Wang Hui, tra gli intellettuali più influenti della nuova sinistra cinese.
Il meglio di China Files – A un anno dalla “comune” di Wukan
I contadini di Wukan sono stati ingannati in nome della stabilità. Ma rimane il fatto che è stato uno tra gli esperimenti di democrazia più interessanti degli ultimi anni. China Files intervista Johan Lagerkvist, professore dello Swedish Insitute of International Affair e autore dell’articolo “The Wukan Uprising and Chinese State-Society Relations”
Il meglio di China Files – Ora e qui: il primo libro in cinese di Ai Weiwei
Nel settembre 2010, il primo libro in lingua cinese di Ai weiwei viene pubblicato dalla Guangxi Normal University; la versione in vendita ha passato la cesoia dell’ufficio di propaganda. Il libro raccoglie articoli, commenti, recensioni e interviste che questo caleidoscopico personaggio cinese ha creato negli anni tra il 2005 e il 2008. China Files ne ha tradotto un estratto.