China Files comincia oggi "Sunday Morning", un appuntamento domenicale con la musica d’Oriente. Aprono le danze i Turtle Island, band giapponese di Toyota (come dire Torino), capitale dell’auto nipponica. Nati nel 1999, salgono in quattordici (14!) sul palco e su una base punk hardcore, innestano musica tradizionale giapponese, coreana, indiana e teatro Kabuki. Voce, chitarra, saxofono, flauto tradizionale e poi solo percussioni. Li abbiamo visti un paio di volte dal vivo negli ultimi tre anni e stiamo ancora pogando.
La loro etichetta: Microaction
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I Turtle Island sono stati creati nel 1999 a Toyota, da Yoshiki Nagayama (voce), Hiroshi Tsuzuki (tabla) e Ko Yamaguchi (percussioni).
Attualmente la line up è formata da 14 musicisti, tra cui spicca Talow Tornado alle percussioni. Tra gli altri strumenti, i tamburi giapponesi taiko e tabla, il djembe (cioè i bonghi), il flauto di bambù. I Turtle Island fondono ritmi tradizionali del carnevale giapponese con altri elementi musicali, come la musica indiana, la musica tradizionale coreana, il tutto su una base punk rock. Il vocalist e frontman Yoshiki è considerato il Joe Strummer giapponese. Si esibiscono sia in Giappone sia in molti festival internazionali e la loro musica ha conquistato nientepopodimeno che David Byrne.