Li chiamano «gli Slipknot di Pechino» perché nei live si presentano di solito indossando delle maschere, proprio come la band dello Iowa. Fanno un metal interessante, che mescola varie inflessioni del genere: nu, industrial e non solo. Ora escono con un album che non poteva avere altro nome che «Mask Men».
I metallari pechinesi Nerve Resistance devono la propria relativa fama al fatto di non rientrare negli schemi di genere. Sono un gruppo interessante, che mescola vari stili del metal: inflessioni industrial e nu sono ben presenti nell’ultimo loro sforzo, «Mask Men». E già, perché l’altra caratteristica della band è quella di presentarsi sul palco quasi sempre indossando delle maschere, che vanno da un’inquietante «iron mask» evocatrice di festini sadomaso, all’ormai onnipresente Guy Fawkes (qualcuno dovrà prima o poi spiegarci perché un bigotto reazionario del 17esimo secolo sia divenuto simbolo planetario di eversione, chiusa parentesi). Al di là dello show, vanno ascoltati: i ragazzi sanno suonare.