Sunday Morning – Speciale Fuji Rock Festival 20

In by Gabriele Battaglia

Come ogni anno, a fine luglio aprirà il Fuji Rock, uno dei più importanti megafestival musicali asiatici e a livello mondiale. Qualche tempo fa avevamo preparato una guida ragionata all’evento. In occasione del suo 20esimo anniversario, abbiamo scelto dalla lineup alcune nuove proposte. Da vent’anni a questa parte, il Fuji Rock Festival è l’appuntamento musicale dell’anno in Giappone. Come sempre, la lineup è di assoluto rispetto: Sigur Rós, James Blake, Beck, Wilco, Ben Harper, Travis, Battles, Tortoise e tanti altri. Con loro molti artisti affermati ed emergenti giapponesi. Alcuni dei protagonisti di quest’anno ve li avevamo presentati quiqui e qui.

Oggi, vi portiamo alla scoperta delle tre migliori (secondo noi) nuove proposte. Buon ascolto. 

D.A.N. – Zidane 

Lanciati dai Red Bull Studios di Tokyo, presenti anche al festival 2015 nella apposita sezione dedicata alle «nuove proposte» sono descritti come i nuovi portabandiera del genere «minimal mellow» giapponese. Bassi distorti, sintetizzatori creano atmosfere cupe mantenendo melodie catchy

Il loro primo singolo, tratto dal loro primo album, omonimo, si intitola «Zidane», in omaggio al fuoriclasse del calcio francese e allenatore del Real Madrid.

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Reggaelation Independance – New Day 

La scena Jazz giapponese è sicuramente tra le più interessanti e attive del mondo. I Soil & “Pimp” Sessions, altro gruppo presente quest’anno alla rassegna di Naeba, sono arrivati a far conoscere il jazz del Sol Levante in Gran Bretagna con i loro pezzi in onda su Bbc 1 e ospitate al talk show di Jools Holland. 

In uno dei palchi minori del Fuji Rock quest’anno ci saranno anche i Reggaelation Independance, un gruppo che mischia le sonorità del jazz giapponese, al raggae e alla musica afro. A luglio dell’anno scorso si sono esibiti con un guru del reggae giamaicano, Kiddus I, al One Love Jamaica Festival di Tokyo.

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Seiko Ōmori – Tokyo Black Hole 

Nell’ultimo decennio sono state le donne a guidare l’assalto del J-Pop alla conquista dei palcoscenici mondiali. Prima Kyari Pamyu Pamyu, beniamina di star globali del calibro di Lady Gaga e Katy Perry. Poi le Babymetal, considerate da più parti le «messia» del genere metal. 

Seiko Ōmori cerca di fondere il pop e le sonorità di Kyari alla tradizione locale delle cantantesse con la chitarra scordata, alla Shiina Ringo.

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