È un giorno di festa in tutto il Giappone. Non solo perché è Silver Week, quattro giorni di vacanza per l’inizio dell’autunno. Ma anche perché ieri la nazionale di rugby ha ottenuto una vittoria storica (e ai limiti dell’incredibile) contro i campioni del Sudafrica. Per festeggiare, cosa meglio di un po’ d’"azione" musicale jazz-rock-raggae? Da Osaka, gli Ego-Wrappin’.
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Gli Ego-Wrappin’ sono lo specchio musicale del "tokyocentrismo", quel fenomeno che richiama attività produttive e culturali nella capitale giapponese. Nati nel 1996 a Osaka dal connubio musicale di Yoshie Nakano (voce e testi) e Masaki Mori (chitarre) iniziano la loro attività nella regione del Kansai (la zona di Osaka, Kyoto e Kobe). Nel 2000 pubblicano "Shikisai no blues", l’album che li fa scoprire al pubblico giapponese. Si spostano così a Tokyo, "the place to be" per la musica che conta. Il loro stile mischia sonorità jazz, rock, raggae, della musica da cabaret e della canzone del primo dopoguerra. In grado di abbattere le barriere tra i generi, gli Ego-Wrappin’ si sono affermati come uno dei gruppi più originali della musica alternativa giapponese degli ultimi due decenni.