Domenica 4 aprile i sottoscrittori di China Files hanno ricevuto il nostro secondo mini e-book mensile tematico. Dopo il primo numero di marzo, dedicato al Myanmar, stavolta affrontiamo un argomento ampio e a noi molto caro: la governance digitale e come viene percepita da governi e cittadini in Asia. Il tema dei sovranismi digitali è oggi più attuale che mai. In pochi anni la Cina è passata dall’essere fruitore delle nuove tecnologie a dettare le regole del sistema, creando un modello sui generis che oggi ispira il vicinato. Il cambio generazionale, la fluidità delle informazioni e delle identità online permette spazi di manovra sia per le mobilitazioni sociali, che per nuove forme di controllo. In questa ultima uscita cercheremo di raccontarvi una parte di questo processo e le sue declinazioni: chi governa e decide i limiti del cyberspazio?
Il prossimo volume monotematico uscirà domenica 9 maggio.
Estratto dall’editoriale
Controllare il proprio territorio per esercitare il proprio potere e per assicurarne la sicurezza da influenze esterne; il concetto cinese di «sovranità» è ormai conosciuto in tutto il mondo, così come le ragione della sua costante sottolineatura da parte della dirigenza di Pechino: rispettare la sovranità, significa di conseguenza non mettere il naso nelle questioni interne del Paese. Proprio in questo periodo, con le critiche piovute sulla Cina a proposito di Xinjiang, Hong Kong e Taiwan, questo concetto è ancora più importante per comprendere le traiettoria che la Cina sta assumendo anche a livello internazionale. Quando il Partito comunista cinese si è trovato di fronte alla vastità della rete e alla sua quasi intrinseca assenza di limiti, di confini fisici, territoriali, la leadership ha traslato il concetto di sovranità al mondo digitale cominciando a diffondere un nuovo mantra, la sovranità digitale (wangluo zhuquan 网络主权) … (l’editoriale di Simone Pieranni prosegue sul mini e-book dedicato ai sottoscrittori)
L’INDICE DEL NUMERO
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La rete è il territorio PIERANNI
SISTEMA CINESE
- Governati, non passivi: utenti cinesi e sovranismo digitale GOLDIN
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Storia e struttura dell’Internet cinese CANDIDO
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Social credit (corporate) system MAZZIERI
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Lingua dei marziani e braille: così i cinesi evitano la censura ATZORI
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Il controllo del cyberspazio va al di là della Grande Muraglia COLARIZI
TANTI PAESI, UN SISTEMA
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La restrizione dello spazio digitale di Hong Kong CONSOLE
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Attivismo e autoritarismo: sfida digitale a sud-est FROSINA
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Nazionalismo e controllo: sul web l’India si scopre “cinese” MOLES
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La fascinazione per il modello cinese in Asia (e oltre) LAMPERTI
Direzione editoriale: Lorenzo Lamperti
Direzione tecnica e creativa: Gian Luca Atzori e Sabrina Moles
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