sister

Sister – 我的姐姐

In Cultura, Dialoghi: Confucio e China Files by Martina Bucolo

“Dialoghi: Confucio e China Files”è una rubrica curata in collaborazione tra China Files e Istituto Confucio di Milano. CineSerie è una rassegna ricca di contenuti cinematografici per conoscere i successi della Cina continentale e tenere in allenamento ascolto e lettura. In questo appuntamento parliamo di 我的姐姐  – Sister

Titolo: Sister
Titolo originale: 我的姐姐 [wǒ de jiějiě]
Regista: Yin Ruoxin (殷若昕)
Data di uscita: 2021
Durata: 127 minuti
Genere: Drammatico

Fratelli maggiori: croce e delizia

Essere il fratello maggiore, si sa, porta con sé molte responsabilità. Soprattutto se sei donna e soprattutto se sei in Cina.  Sister è un film commovente ed emozionante che vuole portare all’attenzione dello spettatore le questioni dei valori tradizionali, delle relazioni familiari, del ruolo della donna e, in generale, dei ruoli di genere all’interno di una famiglia tradizionale cinese. “L’individualità del singolo dovrebbe prevalere sui valori della famiglia?”, “Dovremmo dare priorità ai nostri progetti: se non siamo felici e soddisfatti come potremmo prenderci cura della famiglia?”: sono queste le domande su cui riflette  la protagonista e che hanno scatenato una serie di discussioni su Weibo nella prima settimana dall’uscita del film. 

An Ran – interpretata da Zhang Zifeng – è una giovane donna piena di sogni e di progetti per un  futuro da dottoressa. Ha un ragazzo e progetta di lasciare la sua città natale (Chengdu) per continuare i suoi studi a Pechino. La sua vita però viene scossa dalla morte improvvisa dei genitori. È così che i parenti più stretti, riuniti per il funerale, iniziano a metterla sotto pressione per risolvere questioni  burocratiche come l’ “intestazione della casa”. O anche altri problemi meno burocratici ma altrettanto seri, come il prendersi cura del fratellino di 6 anni, con il quale An Ran non è affatto in confidenza. Durante la celebrazione del funerale e la veglia, la protagonista viene coinvolta in fastidiose discussioni familiari che ruotano attorno alla necessità “responsabilità”, in cui emerge un evidente gap generazionale su ciò che si intende per “famiglia” e per “benessere familiare”. 

Si scopre così che la ragazza è provata da quanto successo anni prima: l’allontanamento dalla famiglia è stata una scelta quasi obbligata per lei, consapevole sin da subito che i genitori avrebbero preferito un figlio maschio e costretta, per questo motivo, a dover fingere di essere disabile per permettere alla madre e al padre di avere un secondo bambino (maschio, si spera). 

Dopo la morte dei genitori, la giovane si ritrova a dover studiare e fare i turni in ospedale mentre cerca di abituarsi alla convivenza con un fratello che non conosce, capriccioso e dispettoso, e ora orfano. An Ran si ritrova, da un giorno all’altro, a dover affrontare problemi inaspettati che la vedranno costretta a un bivio: abbandonare i suoi sogni e i suoi studi, lasciarsi Pechino alle spalle e prendersi cura del fratello o trovare una nuova famiglia al fratello e proseguire nel cammino che ha scelto per se stessa?

Seconda regia per Yin Ruoxin, dopo White Sun (2020), che, con un film dal budget ristretto, riesce a guadagnarsi la fiducia e l’apprezzamento del pubblico. Nonostante la maggior parte dei temi affrontati siano considerati sensibili dalla censura, dalla politica del figlio unico alla pietà filiale, dalla pressione sulla nascita di un figlio maschio alla mascolinità tossica, dall’allontanamento familiare alla misoginia fino all’abuso sui minori, la regista riesce a trattare i temi in maniera implicita ed esplicita, senza mai lanciare accuse dirette. Emozionante e assolutamente coinvolgente, il film racconta il lento processo di creazione del legame tra fratello e sorella, in cui è presente un forte amore, ma anche insofferenza, incomprensioni e litigi.

Per i temi a sfondo familiare, il film è stato paragonato al successo di incassi “Hi, Mom” (di cui avevamo parlato qui). Uscito nelle sale durante la festa delle lanterne (清明节 Qīngmíng jié), ha raggiunto solo nel primo weekend 53 milioni di dollari di incasso. 

Tips: preparate i fazzoletti.

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