Sinologie – Il Libretto Rosso versione hi-tech

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Quest’applicazione viene considerata da molti esperti la versione high-tech del Libretto Rosso di Mao Zedong distribuito dal 1966 al 1969, durante la Rivoluzione Culturale. Il genere del Libretto Rosso di Mao è definito “Yulu” che può essere tradotto con “registrazione di parole”; questo tipo di testo veniva compilato raccogliendo detti, sermoni e discorsi pronunciati da un Maestro di una certa scuola filosofica ai suoi discepoli. Il fine di questo tipo di libri è riuscir a far sì che lo studente possa apprendere la dottrina esposta dal Maestro seguendo le sue parole, dargli una personale interpretazione e applicarle alle situazioni di vita quotidiana. In effetti, molti di questi detti sono diventati dei proverbi della cultura cinese.

Il primo testo in questo stilato in questo modo è stato il Classico confuciano “I Dialoghi”. All’interno di questo libro si trovano le parole più importanti pronunciate da Confucio alla cerchia più stretta dei suoi discepoli. Questo tipo di testi divenne fondamentale durante la Dinastia Song 970-1279, poiché vennero instaurati gli esami imperiali e per poterli passare uno studente doveva imparare a memoria i “Quattro Libri”; due dei quali scritti in genere Yulu. Ciò fece sì che l’ideologia confuciana divenisse l’ideologia imperiale. Mao, si ispitò ai Dialoghi per modellare l’opinione pubblica e consolidare l’ideologia comunista all’interno della società cinese.

Le frasi presenti all’interno del Libretto Rosso sono quasi tutte tratte dai volumi “Opere scelte di Mao Zedong I-IV”. In questi volumi sono annotati tutti i discorsi di Mao Zedong, in modo molto più completo e dettagliato. Poiché appunto questi volumi sono molto prolissi, Lin Biao, il compilatore del Libretto Rosso, ne estrapolò i punti cardine, sintetizzando l’ideologia di Mao così da farla risultare più facile da studiare e da apprendere. Infatti, tutte le frasi all’interno sono riportate senza contesto, spesso molto brevi e a livello grammaticale non molto complesse.

Con il lancio del “Pensiero di Xi Jinping”, si sono fatte molte analogie tra il presidente attuale e Mao, specialmente dopo marzo 2018, in seguito all’abolizione della legge costituzionale che stabiliva il limite del doppio mandato che ha fatto di Xi Jinping Presidente presidente a vita della Repubblica Popolare Cinese. Il passo successivo é stata la creazione dell’app “Studiare la Potente Nazione/ Studiare il Pensiero di Xi Jinping per rafforzare il paese”.

Sebbene quest’applicazione abbia dei punti in comuni con il Libretto Rosso di Mao, non hanno né la stessa struttura, né lo stesso fine. L’opera di Xi Jinping raccoglie tutti i fatti della vita politica del Presidente, diventando una sorta di database dove si possono trovare tutte le notizie che riguardano la sfera politica. Si tratta di articoli di giornali, grammaticalmente molto più complessi delle semplici frasi del Libretto Rosso e che quindi difficilmente si riescono a imparare a memoria.

Xi Jinping non si pone come obiettivo quello di imprimere il proprio Pensiero nei cuori dei cittadini, ma di renderli maggiormente partecipi agli avvenimenti politici. Quest’app inoltre provvede a un sistema a punti (social credits). Più un utente utilizza l’app, legge gli articoli e li commenta, guarda i video e risponde correttamente ai quiz giornalieri, più egli ottiene punti. I punti accumulati sono garanzia di serietà e facilitano le cose nella ricerca di occupazioni statali e nel mantenimento dello stesso. In questo la funzione dell’app è molto simile a quella del Libretto Rosso di Mao, in quanto anche durante la Rivoluzione Culturale, chi non leggeva il Libretto Rosso o per puro caso lo danneggiava, veniva spedito nei campi di rieducazione.

*Mattia Cassarà,(mattiacassara@gmail.com) laureato in Lingue, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’Foscari di Venezia, attualmente iscritto al corso di Laurea Magistrale Lingue e Civiltà dell’Asia e dell’Africa Mediterranea. Ha trascorso un semestre presso la Capital Normal Univiersity di Pechino e uno presso l’Università KULeuven. Interessato in particolare alla storia del pensiero politico, la filosofia e la letteratura della Cina.