Nel periodo in cui Xue Fucheng si recò in Occidente, l’Europa e l’America avevano già sperimentato sia la Prima Rivoluzione Industriale (1780 – 1830), la quale tra le diverse innovazioni aveva visto l’introduzione della macchina a vapore; che la Seconda Rivoluzione Industriale (1870), con l’avvio dell’elettricità. Fu in particolare quest’ultima ad attirare il diplomatico cinese: egli infatti si concentrò sui meccanismi dell’elettromagnetismo100 e sull’applicazione pratica dell’elettricità, come la cura delle malattie.
Introdusse in Cina l’elettricità, riconducendola alla teoria dei cinque elementi (五行, Wuhang): osservò che il calore dei raggi solari fa evaporare l’acqua del mare, sotto forma di umidità essa migra verso il cielo, dove scontrandosi con l’aria, può dar vita all’elettricità; la cui forza è superiore a quella artificiale. Tale modo di presentare l’elettricità, pur costituendo una visione propria di Xue Fucheng, si può ricondurre agli esperimenti dello scienziato statunitense Benjiamin Franklin (1706-1790).
Egli non introdusse in Cina esclusivamente le conoscenze fondamentali sull’elettricità; si interessò anche alla fisica e alla chimica, spiegando minuziosamente i vari processi di lavorazione della gomma, della produzione di acciaio e del ferro – in Occidente utilizzato per molteplici scopi: nella cantieristica navale, per la costruzione di ponti, per riparare le strade o fuso. I primi esperimenti a riguardo furono condotti dal fisico e chimico danese Hans Christian Ørsted (1777-1851) nel 1820.
Sebbene alcuni non condividessero il suo punto di vista, come uno dei più importanti filosofi, critici e riformatori del XX secolo, Zhang Binglin (章炳麟, 1868 – 1936) che il 4 ottobre 1899 pubblicò Wuzhou shi huibao “五洲时汇报” in tre volumi, il diario della missione diplomatica di Xue Fucheng fu il punto d’inizio di un gran numero di cambiamenti.
Attraverso la sua particolare esperienza, egli introdusse nella Cina feudale il moderno sistema economico occidentale e la catapultò in un sistema basato sul commercio, sotto la guida del profitto, interrompendo il tradizionale dogma confuciano, basato sulla giustizia morale piuttosto che il guadagno materiale. Dopo la sua spedizione in Europa, questo punto di vista entrò pian piano all’intero del sistema cinese106.
Xue Fucheng comprese che la chiave della prosperità occidentale fossero le ferrovie, inoltre ritenne che la creazione di un’industria moderna avrebbe risolto il problema della sovrappopolazione in Cina, in particolare pose l’attenzione sullo sviluppo delle gongsi 公司 (Società per azioni) – come la Shanghai Navigation Company, creata nel 1862 – per la trasformazione dell’economia cinese, poiché un gran numero di ufficiali investivano in esse, rivestivano un ruolo importante nella formazione del capitale.
Egli propose di seguire l’esempio dell’Occidente, in particolare dell’Inghilterra, sia per migliorare il settore dei trasporti e delle comunicazioni (il telegrafo, il sistema postale, i telegrammi, le ferrovie e il piroscafo) con lo scopo di creare una connessione tra la Cina e gli altri Paesi, sia per migliorare quello che era già uno dei punti di forza della Cina: l’agricoltura (produzione di tè e seta), incrementando la produzione di tè al gelsomino e migliorando la qualità delle materie prime, l’impiego del microscopio per selezionare le uova dei bachi da seta migliori e intensificare la produzione dei filati, così da puntare sull’esportazione di questi prodotti e creare un’industria Nazionale forte, che potesse assicurare il benessere delle persone e fosse in grado di entrare all’interno della lotta per il commercio internazionale.
Sebbene Xue Fucheng prima di partire per l’Occidente scrisse alcuni saggi di politica, tuttavia in essi quasi non coinvolge la riforma del sistema politico, ma si limita a menzionare quella del sistema economico, dell’industria e del commercio. Solo in seguito al viaggio in Europa, dopo aver sperimentato di persona la Democrazia, come pure Guo Songtao, egli comprese l’importanza di una riforma in tal senso nell’Impero Cinese, volta a introdurre in Cina le elezioni libere, la libertà di parola, il sistema parlamentare, il diritto all’istruzione per i cittadini e la salvaguardia della proprietà privata. Individuò i punti di forza dell’amministrazione democratica nella possibilità di prevenire la corruzione e nel dare maggiore rilevanza al giudizio dell’opinione pubblica sugli affari nazionali110.
Xue Fucheng, argomentò in un saggio scritto nel 1879 Chou yang chuyi (筹洋刍议, Sulla Riforma), la necessità per la Cina di acquisire non solo le conoscenze in campo scientifico e tecnologico, ma soprattutto le strategie in campo militare, così da migliorare l’esercito. Ciò si rivelò di vitale importanza in seguito alle umilianti sconfitte nei confronti dell’Occidente.
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX sec. Xue Fucheng (薛福成), insieme ad altri pensatori, come Guo Songtao (郭嵩焘), Kang Youwei (康有为) e Liang Qichao (梁启超), diede avvio in Cina ad una spinta della tradizionale scuola cinese basata sul confucianesimo verso un nuovo tipo di scuola, xinxue (新学) di stampo più occidentale, in particolare basata sull’astrologia e la matematica, quale espressione dei cambiamenti sociali e storici. Questo fu un particolare periodo di controversia intorno all’accettazione o meno della cultura occidentale: i conservatori si opposero all’immissione delle discipline occidentali in quanto ritenevano che gli esami imperiali servissero a riconoscere l’animo puro e onesto dei candidati; quanto erano favorevoli, dall’altro canto, affermavano la necessità da parte della corte di occuparsi delle traduzioni e di dotarsi di interpreti in un’epoca in cui viaggiare in diverse parti del mondo avveniva sempre più di consueto.
* Andreaceleste Brilli laureata in Lingue e Civiltà Orientali alla Sapienza a dicembre 2014 dopo un semestre presso la BFSU di Pechino. Durante l’estate del 2015 ha partecipato ad un progetto di volontariato a Taiwan, in cui si è occupata della cura dei social network di un Tempio Buddista e dell’aiuto nelle altre attività locali. Nel 2016 ha seguito un corso sul Social Media Marketing e dal 2018 collabora con l’Associazione culturale “La mia Cina”. Dal 2012 gestisce il blog cinaperpassione@wordpress.com.
** Titolo della tesi: “Le idee di modernizzazione di Xue Fucheng”, Università La Sapienza, Facoltà di Lettere e Filosofia , Dipartimento Istituto Italiano Studi Orientali – ISO Corso di laurea in Lingue e civiltà orientali A.A. 2013/2014.