Shanghai. Sciopero degli operatori sanitari

In by Simone

Da venerdì scorso, gli ausiliari degli ospedali di Shanghai sono in sciopero per protestare per le proprie condizioni lavorative e salariali. Si tratta del personale addetto alla pulizia, al trasporto dei pazienti e alla distribuzione di pasti.
Se il 2010 era stato l’anno degli scioperi nelle fabbriche del sud est cinese, il 2011 ha visto proseguire le proteste da parte dei lavoratori: dapprima nel settore trasporti (tassisti e i “camalli” dei porti cinesi) e ora nel settore ospedaliero.

Da venerdì un centinaio di lavoratori ausiliari in un ospedale d’eccellenza di Shanghai è in sciopero: chiedono aumenti salariali e assicurazione sociale. In Cina questa categoria, nota come “operatori sanitari” – adempie ai compiti di pulizia e cura del paziente.

Solitamente sono gestiti da aziende cui l’ospedale ha subappaltato il lavoro e guadagnano dai 40 agli 80 yuan (da circa 5 a 9 euro al giorno). Dall’inizio dello sciopero nessuno di loro sta svolgendo le funzioni quotidiane: i lavoratori si sarebbero asserragliati all’interno del viottolo che conduce al pronto soccorso, in attesa di vedere la propria situazione contrattuale sbloccarsi.

 I 500 operatori sanitari dell’ospedale sono alle dipendenze di un subappaltatore privato, Shanghai Jichen, istituito nel 2000 con investimenti da parte dello Shanghai Health Department Logistics Service Centre. La maggior parte di quelli in sciopero sono responsabili per la pulizia, il trasporto dei pazienti e la distribuzione di pasti.

L’ospedale ha chiesto che sia il loro datore di lavoro a risolvere la crisi, chiedendo  che nel più breve tempo possibile sia trovata una soluzione. Una donna ha detto al portale xinmin.cn che aveva lavorato per l’azienda dal 2001 e aveva perso 18 mesi di indennità di assicurazione.

Un altro dipendente ha detto che non ha ottenuto ferie annuali e che alcuni lavoratori sarebbero stati pagati con un salario minimo irrisorio (1280 yuan, poco più di 130 euro). Un dirigente della società incaricata degli affari giuridici ha detto i lavoratori erano pagati in base al loro contratto e che sarebbero solo alcuni ad aver perso l’indennità di assicurazione sociale.

Dom Kun, segretario del partito nell’ospedale di Shanghai che ha visto diffondersi lo sciopero, ha detto che quasi 100 lavoratori fuori servizio sono stati richiamati al lavoro per ovviare all’assenza degli addetti impegnati nella protesta. Secondo le autorità ospedaliere lo sciopero non avrebbe “influenzato” il regolare svolgimento delle mansioni ospedaliere e non avrebbe recato alcun problema ai degenti.

Mentre gli utenti internet hanno espresso simpatia per i lavoratori a basso reddito, molti altri li hanno criticati”, ha riportato stamattina 8 novembre il South China Morning Post. Un giovane uomo il cui figlio ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico ha criticato i lavoratori per avere ostruito con la propria protesta il passaggio al pronto soccorso.