Shanghai e le politiche di sostegno contro l’epidemia: Al di là delle difficoltà e delle restrizioni, ecco quali sono le soluzioni messe in campo dalle autorità locali della megalopoli cinese per attenuare gli effetti della pandemia e del lockdown
Il governo municipale di Shanghai ha deciso di implementare un lockdown cittadino, in fasi alterne nei distretti orientali e occidentali, che allarga a tutta la città la serie di misure di contenimento delle infezioni da covid-19 già in essere da inizio marzo in molti quartieri. Questa strategia impatta sul cuore economico del Paese, sulla logistica e gli scambi con l’intera area dello Yangtze River Delta Economic Belt che include le province più avazate del paese tra cui Jiangsu, Zheijiang, ed Ahui oltre alla municipalità di Shanghai.
Durante i lockdown in Europa ogni paese ha inserito sussidi e incentivi in grande scala per sostenere l’economia domestica; in Cina il Paese ha chiuso le proprie frontiere ed erogato incentivi in misura minore in prevalenza per le regioni più colpite, in particolare Wuhan e la provincia dell’Hubei, primo epicentro ad inizio 2020.
Le autorità locali hanno quindi implementato in occasione del lockdown di Shanghai misure contro l’epidemia e a promozione delle imprese, tra cui una serie di politiche volte a fornire misure di sostegno e sussidi alle imprese e agli individui più colpiti dall’emergenza sanitaria nel 2022.
Le politiche e le misure sono suddivise in aree chiave:
– sussidi al personale e alle imprese direttamente coinvolte nella lotta all’epidemia e nell’attuazione delle misure di prevenzione e controllo.
– riduzione degli oneri fiscali sostenuti dalle imprese attraverso l’attuazione di sgravi e rimborsi delle imposte indirette, riduzione e differimento delle imposte e riduzione o esenzione degli affitti da aziende di stato
– sostegno finanziario alle imprese colpite dall’epidemia con riduzione dei costi di finanziamento
– supporto alle imprese con tagli ai contributi previdenziali per mantenere personale ed evitare licenziamenti
– sostegno ai settori piu colpiti: ristorazione, vendita al dettaglio, turismo, trasporti e fiere.
Shanghai è il simbolo dello sviluppo economico del paese ed il governo deve calcolare impatto e incentivi per mantenere la crescita del pil della Cina che il Fondo Monetario Internazionale ha previsto pari a 4.8 per cento nel suo outlook di gennaio 2022, mentre il premier cinese ha dichiarato sarà intorno al 5.5 per cento nel discorso inaugurale della Due Sessioni. Bloomberg, nel contempo ha stimato che il Pil cinese potrebbe ridursi al 1.6 per cento nel caso di un lockdown nazionale prolungato, al 3 per cento nel caso in cui il virus fosse fuori controllo e al 5 per cento nel caso in cui la Cina applicasse solo lockdown parziali o cercasse di convivere con la pandemia.
Di Lorenzo Riccardi*
**Lorenzo Riccardi insegna presso Shanghai Jiaotong University ed è managing partner di RsA Asia (rsa-tax.com). Vive in Cina da 15 anni dove segue gli investimenti esteri nel Far East e ha ricoperto ruoli nella governance dei piu grandi gruppi industriali italiani. A gennaio 2020 ha completato un progetto di viaggio in ogni paese del mondo raccogliendo trend e dati economici da Shanghai, in ogni regione, lungo le nuove vie della seta (200-economies.com).