Sfratti ad Hangzhou: la polizia chiede scusa

In by Simone

La mattina del 10 aprile, la polizia del distretto di Xiacheng nella metropoli orientale di Hangzhou ha pubblicamente fatto il mea culpa riguardo ad una situazione che va avanti da mesi.

Sin dall’ottobre del 2009 infatti, la protesta contro gli sfratti forzati nei confronti dei residenti del distretto di Xiacheng viene portata avanti a suon di manifesti sui muri. Mura precedentemente tappezzate di altrettanti messaggi della polizia che avvisa i cittadini dello sfratto in corso.

The Epoch Times riporta che la tensione è salita alle stelle quando, in data 9 aprile, funzionari di partito e uomini in divisa sono scesi in strada per coprire, per l’ennesima volta, i manifesti di protesta della popolazione locale. Ad aspettarli c’erano però diversi residenti e quando una poliziotta di nome Yao ha aggredito verbalmente uno di essi, i cittadini hanno chiesto le scuse di Yao. Altri poliziotti sono dovuti intervenire per far tornare la calma.

Durante i tafferugli che sono seguiti, la polizia non ha risparmiato l’uso della forza, costringendo a terra la signora Zhao, una residente di sessantadue anni. Colta da malore, la signora è stata trasportata d’urgenza in ospedale, mentre altre decine di cittadini sono scesi a protestare contro l’intervento della polizia.

Il giorno seguente, 10 aprile, funzionari del distretto locale hanno ufficialmente chiesto scusa per il comportamento dell’agente Yao e per l’uso della violenza, promettendo di investigare sul caso.

Non si tratta di vincere o di perdere, i residenti vogliono giustizia e la capacità di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ha commentato lo scrittore cinese Fu Guoyong, che da tempo segue il caso degli sfratti in quel distretto.