Un giudice della provincia cinese di Zhejiang è stato condannato a 9 anni e mezzo di carcere, per un caso di corruzione, scoperto durante un’inchiesta su uno scandalo collegato ad un video a luci rosse, che avrebbe provato la corruzione del magistrato.
Jian Guo, ex vice presidente del Tribunale di Wucheng è stato ritenuto colpevole di avere intascato una mazzetta di circa 176 mila yuan (circa 180 mila euro) nel periodo compreso tra gennaio 1999 e settembre 2007. Nel gennaio 2008, inoltre, avrebbe preso tangenti per un totale di 30 mila yuan, da persone coinvolte in cause civili.
Guo sarebbe stato scoperto grazie a un video effettuato dal marito della sua amante e consegnato alle autorità. Non è una novità, la scoperta di giudici corrotti: negli ultimi mesi il Governo di Pechino sembra aver però stretto le maglie con grandi inchieste su funzionari corrotti. La corruzione è considerata dai cinesi, il male più grande del proprio paese, creando spesso malumori e proteste che sfociano nei cosiddetti "incidenti di massa".