Repubblica popolare cinese

In by Simone

Il 5 marzo si sono aperti i lavori dell’Assemblea nazionale del popolo. Chi decide e come funziona il cosiddetto parlamento cinese nella complessa macchina statale a partito unico. In pillole. La Repubblica popolare cinese (Rpc) è uno stato socialista a partito unico: il Partito comunista cinese (Pcc). Per questo i leader di Partito ricoprono anche importanti funzioni di governo.

Il potere è esercitato attraverso lo stesso Partito comunista, il Governo centrale del popolo e gli organi periferici (provinciali e locali) e l’Esercito di liberazione nazionale (Eln). Lo Stato si articola nel Presidente, nel Consiglio di Stato e nell”Assemblea nazionale del popolo (Anp).

L’Assemblea nazionale del popolo è composta da 2987 membri, eletti ogni cinque anni da province, regioni autonome, municipalità e forze armate. Circa il 70 per cento dei suoi membri è costituito da funzionari del Pcc (2099 delegati), mentre il 30 per cento da esponenti di altri gruppi politici (in genere da esso controllati). In altre parole, non esiste una netta distinzione fra partito politico e istituzioni. Ne consegue che il "parlamento" non è un organo indipendente.

Ha due funzioni essenziali: eleggere le più alte cariche dello stato (inclusi il presidente e il  vice-presidente della Repubblica, il presidente della Commissione militare e il presidente della Corte suprema del popolo) e promulgare le leggi in vigore nel Paese.

Essa è ciò che più ricorda un parlamento nel senso occidentale del termine. Si riunisce in genere una volta l’anno nella Grande sala del popolo a piazza Tian’anmen, ma può essere convocata in ogni momento in situazioni "speciali".

Proprio per questo l’Assemblea ha in realtà un potere assai limitato. Ad avere un ruolo di maggiore importanza è innanzitutto il suo Comitato permanente dell’Anp, composto da 175 membri, che lavora per tutto l’anno e perciò offre una maggiore coninuità. Qui vengono scritte le leggi che si sottopongono all’Anp per essere ratificate.

Attualmente il Comitato permanente è presieduto da Wu Bangguo, uno dei nove membri del Comitato permante del Politburo del Comitato centrale del Pcc. La sua carica è la terza in ordine di importanza di tutta la Repubblica popolare, dopo il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao.

Un’altra isituzione essenziale con potere esecutivo è il Consiglio di Stato (comunemente indicato come governo centrale). Presieduto dal primo ministro Wen Jiabao, è formato 50 membri. Nelle sue funzioni rientrano quelle di coordinare i ministri e propone i progetti di legge al voto dell’Assemblea (previa autorizzazione del Comitato permanente del Pcc). Ma anche quelle di strutturare i piani economici e i bilanci dello Stato.

A capo della piramide, c’è il presidente della Repubblica, Hu Jintao, eletto ogni cinque anni con possibilità di un solo rinnovo. In teoria è eletto dall’Anp, ma in pratica la carica è a candidatura unica, suggerita dal Politburo.

La carica può riassumere in sé tutte le presidenze più importanti. Il presidente della Repubblica è allo stesso tempo segretario generale del Pcc, presidente del Comitato permanente del Politburo e presidente della Commisione militare centrale.

La struttura del Partito (oltre 80 milioni di membri in tutta la Cina, il più grande del pianeta) è verticistica come quella dello Stato. Si riunisce ogni cinque anni in un Congresso nazionale per eleggere (sempre  in teoria perché i nomi di chi dovrà essere eletto vengono individuati prima che il Congresso abbia luogo) il Comitato centrale composto da 198 membri che a sua volta è alle dipendenze dal Politburo (24 membri: in genere governatori di regioni particolarmente importanti e sindaci delle principali municipalità, oltre alle maggiori cariche dello stato) controllato dal suo Comitato permanente: i nove potenti della Cina.

Presidente della Repubblica popolare cinese (attualmente Hu Jintao)
Primo ministro della Rpc (attualmente Wen Jiabao)
Presidente del Comitato centrale dell’Anp (attualmente Wu Bangguo)
Presidente della Conferenza consultiva politica (attualmente Jia Qinglin)
Vicepresidente della Rpc (attualmente Xi Jinping)
Vicepremier (attualmente Li Keqiang)
Presidente del piccolo gruppo che guida l’ideologia e la propaganda (attualmente Li Changchun)
Segretario della Commissione disciplinare del Pcc (attualmente He Guoqiang)
Segretario del Comitato centrale politico e legislativo del Pcc (attualmente Zhou Yongkang)

Essi decidono in ultima istanza su tutte le questioni ritenute vitali per la Repubblica, e lo fanno in gran segreto. Non è chiaro, infatti, come si svolgano le sedute, ma la responsabilità delle decisioni sembra essere assunta in modo collegiale da tutti i membri. Le eccezioni sono rare e preludono a gravi spaccature ai vertici, i fatti del 1989 ne sono un esempio.

Sono loro, e non l’Assemblea nazionale attualmente riunita nella Grande sala del popolo e preparata al meglio per le televisioni, a decidere il futuro della Cina.