Da lunedì 25 luglio a venerdì 29 giorno per giorno gli argomenti caldi della stampa cinese: incidente di Wenzhou, maiali, acqua contaminata e il premier Wen Jiabao (e cloud a tema di China-Files) Lunedì 25 luglio: polemiche sull’incidente dei treni
L’immagine ha fatto il giro del web: Wang Yongping, portavoce del ministero delle ferrovie, inchinandosi chiede scusa al popolo cinese durante una conferenza stampa a seguito dell’incidente ferroviario che ha provocato 43 morti e oltre 200 feriti. Tra le vittime una ragazza italiana ed un cinese con passaporto italiano. Wenzhou, infatti, dove uno dei due treni era diretto, è una delle zone dalle quali proviene la maggior parte dei cinesi emigrati in Italia. I media locali nel week end hanno tentato di seguire le direttive politiche che chiedevano discrezione sulle cause dell’incidente: prima si era parlato di un lampo, poi di un’esplosione, causando malcontento specie sul web dove non sono mancate le critiche all’operato del governo. Il responsabile dell’ufficio di Shanghai è già stato licenziato, mentre lentamente si cercano le cause reali dell’incidente che mette in discussione tutta la politica dell’alta velocità cinese. A questo link, una gallery fotografica di Xinhua
Martedì 26 luglio: maiali alla riscossa
Nel paese in cui gli scandali alimentari sono all’ordine del giorno, non sorprende il fatto che anche intorno alla carne di maiale, uno dei cibi più classici in Cina, si siano sviluppati traffici e loschi affari, con funzionari finiti in carcere per avere utilizzato additivi chimici in grado di alterare la carne. Cinque di loro, ne dà notizia il South China Morning Post, sono stati arrestati. Tre funzionari della quarantena sono stati inoltre condannati a sei anni di prigione: avrebbero fatto uscire sui mercati di tre diverse province cinesi ben 38mila maiali contaminati, adulterati da sostanze chimiche. Sempre sul fronte carne di maiale contaminata, si registra la sospensione della pena di morte per due persone, comminata in ergastolo. La carne di maiale, ingrediente tipico della cucina cinese, ha subito negli ultimi tempi un vertiginoso aumento di prezzo, giungendo a costare 23 yuan al chilo (circa due euro e mezzo): un aumento del 57% solo nel 2011.
Mercoledì 27 luglio: le raccomandazioni “democratiche”
“L’Ufficio generale del Comitato centrale del partito, organo posto sotto lo stretto controllo del presidente Hu Jintao, ha emesso diciannove norme che regolano la nomina dei quadri a livello di città e prefettura. Una regolamentazione salutata con ottimismo: le nomine di nuovi segretari di partito e sindaci cittadini devono essere supportate da una sorta di "raccomandazione democratica" proveniente da "certi settori" della città in questione". Non sono stati forniti dettagli sulle modalità delle "raccomandazioni democratiche", mentre Yukai Wang, professore universitario, specifica che si tratta di regole del tutto nuove. La nuova normativa creerà concorrenza e una maggiore partecipazione diffusa”. Scrive così il South China Morning Post salutando con moderato scetticismo questo passaggio politico cinese che offre buone intenzioni, ma poca chiarezza circa poi la vera dinamica della selezione. Si tratta però di una novità rilevante che farà parlare gli ambienti intellettuali e più in generale la stampa locale, sempre protesa in un difficile equilibrio tra dettami governativi e necessità di spiegazioni al grande pubblico.
Giovedì 28 luglio: l’acqua contaminata
A Mianyang, Sichuan, le acque del fiume che fornivano il 70% dell’acqua alla popolazione, sono risultate contaminate da scarichi industriali, dal 21 luglio scorso. Il governo, come sottolinea il China Daily, ha immediato approntato 3600 tonnellate di acqua potabile per la popolazione, da giorni in fila in attesa della propria razione. Il Global Times , però, riporta malcontento e insoddisfazione da parte di alcuni cittadini: "L’acqua inviata dal governo è ben lungi dall’essere sufficiente” – dice Jiang Wenjuan, farmacista e madre di un bambino di tre mesi – “Io non voglio stare in fila per l’acqua con un clima così caldo. Così ho preso la macchina e sono andata a prendere l’acqua fuori dalla città”. Suo figlio ha avuto crisi di tosse e vomito: “il governo ci ha informato troppo tardi e penso che la mia famiglia abbia bevuto acqua inquinata”, specifica Jiang. Il South China Morning Post, infine, riporta delle decisioni prese dalla municipalità: “Il governo di Mianyang ha stabilito pene severe per coloro che accumulano l’acqua in bottiglia per poi rivenderla a prezzi alti. La città ha promesso di fornire ampie riserve d’acqua, mentre Ma Daofu, capo dell’Ufficio di Protezione Ambientale di Mianyang ha difeso rilascio l’operato del governo nel rispondere immediatamente ai problemi dell’acqua inquinata”.
Venerdì 29 luglio: il turno di Wen Jiabao
Wen Jiabao, premier cinese, si inchina in segno di rispetto nei pressi di Wenzhou per ricordare le vittime dell’incidente di treno. Annuncia che verrà fatta chiarezza, nonostante le critiche rivolte dal web al tentativo delle autorità di occultare cadaveri e la vera causa dello scontro, e un categorico impegno: “puniremo i responsabili”. Xinhua e molti quotidiani locali aprono con le foto di Wen Jiabao, camicia bianca, sguardo torvo, nei pressi di Wenzhou, sottolineando la consueta attenzione del premier ai problemi della gente. Oltre all’annuncio di severe inchieste per punire i responsabili Wen ha sottolineato la priorità del governo cinese: “non dimenticheremo le vittime e le cause dell’incidente. Continueremo sulla strada del progresso cercando di salvaguardare gli interessi della Cina. Il bene supremo è quello del popolo”. La rivista Caijing sottolinea infine l’impegno pubblico di Wen: “conosciamo i dubbi nati sulla tragedia e daremo spiegazioni a tutti circa le cause”. Solo il web cinese e altri giornali asiatici, come il singaporeano Straits Times, hanno messo in evidenza la giustificazione di Wen circa il ritardo del suo arrivo a Wenzhou: “sono stato malato 11 giorni”, ha detto il premier, “e solo ieri ho avuto l’assenso del medico a recarmi qui”.
Dai media ufficiali nessuna parola su questa “precisazione” del premier. Sul web ovviamente è partita la ricerca e su un blog che traduce dal cinese all’inglese le voci dell’internet locale, Ministry Of Tofu, sono state pubblicate molte prime pagine dei giornali cinesi dell’ultima settimana che invece attesterebbe uno Wen in buona salute e in continui incontri pubblici. Una piccola bugia, di cui si sentirà il rimbombo a lungo sul web cinese.
[Nell’immagine la cloud degli articoli di China-Files sull’incidente di treno, realizzata con http://www.wordle.net]