Settimana con il colpo di scena finale. Abbiamo cominciato con il nuovo equilibrio mondiale multipolare con la Cina in pole per diventarne leader. Le elezioni a Taiwan e le conseguenze sul Partito nazionalista al governo dal 1949. E infine l’arresto dell’ex numero 9 della Cina Zhou Yongkang. Con la vignetta di Cai Lian e la foto di Zaijietou. Buon weekend!
Lunedì primo dicembre – Verso la leadership di un mondo multipolare
La nuova superpotenza Cina è nata ed è entrata ufficialmente nel grande gioco globale, all’insegna di crescita pacifica e sviluppo win-win. Attentato in Xinjiang nella zona di Kashgar, il bilancio è di 15 morti. Ancora incidenti a Hong Kong, dove i manifestanti hanno cercato di rioccupare Admirality e Mong Kok. Dimissioni del governo di Taiwan dopo il voto alle amministrative che ha segnato la sconfitta del Kmt.
Martedì 2 dicembre – Taiwan, dimissioni del presidente più vicine
Dimissioni di massa a Taiwan, con il primo ministro e 81 membri dell’esecutivo che si dimettono. Ora le dimissioni del presidente Ma sono sempre più probabili. Scioperano ancora gli insegnanti cinesi per i salari troppo bassi. Divisioni tra gli attivisti di Occupy a Hong Kong.
Mercoledì 3 dicembre – Riforma giustizia, ecco le "corti circondariali"
Nuove "corti circondariali" e tribunali competenti attraverso più regioni, per ridurre le interferenze dei funzionari locali nella magistratura. Editoriale del Global Times sul recente sgonfiamento del movimento OccupyHK. Il punto sulle banche sovranazionali a guida cinese. L’ambasciatore cinese in Myanmar confessa che alcuni concittadini starebbero violando le leggi sul contrabbando di giada. Tokyo, Pechino e le terre rare.
Giovedì 4 dicembre – Crisi KMT, Ma si dimette dalla presidenza
Dopo le elezioni amministrative, il presidente taiwanese Ma Ying-jeou si è dimesso dalla guida del partito nazionalista. Rimane alla guida del Paese. Dal prossimo anno in Cina solo donatori volontari. Artisti e lavoratori dello spettacolo saranno invitati a trascorrere almeno un mese in zone di confine con le minoranze etniche.
Venerdì 5 dicembre – Zhou Yongkang espulso e arrestato
A mezzanotte, ora locale, arriva la notizia che si aspettava da quasi due anni. La tigre Zhou Yongkang, ex zar dei servizi di sicurezza cinesi, il potentissimo numero 9 che nella scorsa nomenklatura era a capo della Commissione militare è stato espulso dal Partito comunista cinese e arrestato. La batte in poche righe l’agenzia di stampa governativa Xinhua