La nostra consueta rassegna del sabato con le principali notizie di questa settimana dalla Cina. Il processo all’avvocato per i diritti umani Pu Zhiqiang, la conferenza mondiale di internet e la clemenza per Gu Kailai, moglie di Bo Xilai, condannata all’ergastolo. Poi l’economia con una forza lavoro sempre più anziana e con redditi sempre più alti e infine un punto sulle proteste dei lavoratori cinesi. Con la consueta copertina di Zaijietou. Buon weekend!
Lunedì 14 dicembre – Pu Zhiqiang. A processo per sette tweet di Redazione
Il noto avvocato dei diritti civili è comparso oggi di fronte a una corte di Pechino accusato di “suscitare liti e provocare guai" e “incitamento all’odio etnico”. A provarlo sarebbero sette tweet. Le forze di sicurezza non hanno lasciato entrare diplomatici stranieri, giornalisti e parenti di Pu nel tribunale. Fuori la corte un’atmosfera tesa: l’avvocato rischia fino a 8 anni.
Martedì 15 dicembre – Clemenza cinese per «dead Vip walking»di Redazione
Pena capitale commutata in ergastolo per due condannati illustri: Gu Kailai, moglie dell’astro nascente caduto in disgrazia Bo Xilai, e Liu Zhijun, ex ministro delle ferrovie coinvolto in un giro di corruzione e prostituzione. La Cina continua ad ampliare la sua «grande muraglia di sabbia» nel Mar Cinese meridionale e a mandare messaggi obliqui alla Corea del Nord, dopo aver cancellato all’ultimo il concerto della all-girls band sponsorizzata da Kim Jong Un. Toshiba, dopo il crack, annuncia migliaia di licenziamenti, mentre l’indiana Mahindra è pronta per il colpaccio: acquisterà la casa di design ialiana Pininfarina sommersa dai debiti a un prezzo irrisorio. La nostra rassegna del mattino.
Giovedì 17 dicembre – Wuzhen, Internet con caratteristiche cinesi di Cecilia Attanasio Ghezzi
Si è aperta la seconda conferenza mondiale su Internet a Wuzhen, una cittadina della Cina sudorientale nota per essere la Venezia d’Oriente. I 668 milioni di utenti cinesi fanno gola proprio a tutti. L’anno scorso è stata un successo e quest’anno l’evento aspira ad essere ancora più grande. Mentre i media cinesi danno grande risalto al fatto che l’intera Wuzhen sarà coperta dal wi-fi e che l’evento vuole essere veicolo di un nuovo «mondo interconnesso condiviso e governato da tutti», il New York Times denuncia di essere stato escluso per il secondo anno di fila.
Venerdì 18 dicembre – In Cina i lavoratori continuano a lottare di Simone Pieranni
Secondo l’ong China Labour Bulletin – di Hong Kong – gli scioperi e le proteste a livello nazionale sono quasi raddoppiate nei primi 11 mesi del 2015 a 2.354 da 1.207 nello stesso periodo del 2014. Il Ministero del Lavoro cinese dice che 1,56 milioni di casi di cause sul lavoro sono state accettate per mediazione nel 2014, rispetto agli 1,5 milioni nel 2013.