Le principali notizie e gli approfondimenti di questa settimana dalla Cina. In apertura di settimana, gli aiuti cinesi all’Africa e la tratta di esseri umani in Guangdong. L’allarme rosso inquinamento; la caccia alle imprese zombie, che sottraggono soldi allo stato, rallentano l’economia e inquinano. Il rischio affondamento per la città di Tianjin; e, infine, la rottura del fronte Cina-India al vertice sul clima di Parigi. Con la consueta copertina di Zaijietou.
Lunedì 7 dicembre – «L’uomo mandato da Dio» promette 60 miliardi all’Africa di Gabriele Battaglia
Sessanta miliardi di dollari in investimenti: è la promessa del presidente Xi Jinping all’Africa. L’ha fatta ieri a Johannesburg durante il forum della cooperazione sino-africana, che consolida la presenza cinese scommettendo sulla crescita del continente africano.
Lunedì 7 dicembre – La tratta di cinesi che parte dal Guangdong di Cecilia Attanasio Ghezzi
La polizia della regione sudorientale cinese del Guangdong ha sgominato un’organizzazione criminale coinvolta nella tratta di esseri umani. Si tratta dell’operazione più grossa in quest’ambito mai condotta all’interno dei confini della Repubblica popolare. Secondo gli investigatori, la banda ha guadagnato 32 milioni organizzando l’uscita illegale dal paese di 32mila cinesi, la maggior parte (il 70 per cento) ventenni in cerca di lavoro nelle Americhe. Nel 2013 un’organizzazione simile era stata individuata dalle polizie francesi e spagnole. Per 50mila euro aiutavano i migranti cinesi a raggiungere l’Europa o gli Usa.
Martedì 8 dicembre – Allarme rosso per l’aria a Pechino di Gabriele Battaglia
Per la prima volta dall’introduzione del sistema a colori per livelli di inquinamento, a Pechino oggi è scattato l’allarme rosso: scuole chiuse, cantieri chiusi, targhe alterne e stop agli impianti industriali della capitale fino a giovedì prossimo. Ma il problema è strutturale e ha a che fare col periodo di transizione dell’economia cinese, che sta provando – troppo lentamente e con pochi fondi governativi, secondo la stampa – ad evolversi.
Mercoledì 9 dicembre – Caccia alle imprese zombie di Gabriele Battaglia
Producono più del dovuto, sono sussidiate, rallentano l’economia, inquinano, sottraggono risorse ad attività più moderne e pulite. Sono le "imprese zombie", i "morti che camminano" dell’economia cinese, che restano in (semi) vita per ragioni politiche. Ora il governo di Pechino vuole ristrutturarle per allocare meglio le risorse. Ma non è facile.
Giovedì 10 dicembre – Tianjin affonda di Gabriele Battaglia
C’è l’inquinamento dell’aria, d’accordo, ma forse l’emergenza ambientale cinese più esemplare è la “subsidenza”, lo sprofondamento delle città costiere e non solo. Abbiamo indagato il caso Tianjin, significativo perché riguarda anche il ciclopico progetto di JingJinJi, la megalopoli del futuro.
Venerdì 11 dicembre – Sui cambiamenti climatici si rompe il fronte Cina-India di Simone Pieranni
La Cina ridurrà le emissioni dei principali inquinanti nel settore energetico del 60 per cento entro il 2020 e ridurrà di 180 milioni di tonnellate, entro il 2020, le emissioni annue di anidride carbonica causate dalla generazione di energia elettrica tramite la combustione del carbone. Questi sarebbero gli annunci più rilevanti. Ma quello che conta è il cambio di campo di Pechino nell’ambito delle trattative internazionali, isolandosi dalle posizioni dell’India «in via di sviluppo».