L’ira nordcoreana contro il film di James Franco in cui si vuole uccidere Kim Jong Un. Le nuove soluzioni abitative nipponiche, nell’Oceano. L’anniversario della tragedia di Bhopal. Le divisioni interne alla Bank of Japan. Buon weekend. Lunedì, 1 dicembre: Corea del Nord – Pyongyang contro Hollywood
A Pyongyang non ci trovano niente di divertente. Quando manca poco meno di un mese all’uscita nelle sale di The Interview, i canali ufficiali e semi-ufficiali hanno nuovamente attaccato il film con James Franco e Seth Rogen. Il film è stato interpretato come un atto di sfida dal regime di Pyongyang e attaccato come una provocazione dalla stampa ufficiale.
Martedì, 2 dicembre: Giappone – Abitare nell’Oceano è una buona idea?
In uno dei paesi con la più alta densità abitativa del mondo e un territorio di origine vulcanica dove i terremoti sono all’ordine del giorno, qualcuno guarda a nuove soluzioni abitative. Un’azienda di infrastrutture propone l’Oceano come prossima colonia umana. A patto che, almeno per il Giappone, si riescano a sciogliere alcuni nodi conflittuali con i paesi vicini.
Mercoledì, 3 dicembre: India – 1984-2014: a Bhopal si continua a morire
Cade oggi il trentesimo anniversario della tragedia di Bhopal. Nel 1984 una nube tossica sprigionata da un impianto di pesticidi dell’americana Union Carbide causò migliaia di morti per asfissia nel giro di poche ore. Gli effetti delle esalazioni ancora interessano centinaia di migliaia di residenti, che da trent’anni aspettano – invano – giustizia, risarcimenti e la bonifica del territorio.
Giovedì, 4 dicembre: India – Make in India e modello Bhopal
Il trentennale della tragedia di Bhopal ricorda i rischi del mancato rispetto di norme per la tutela dei lavoratori e la manutenzione del posto di lavoro. Una lezione che, con 25mila morti e mezzo milioni di vittime delle esalazioni tossiche, l’India di Modi pare ancora non abbia imparato.
Venerdì, 5 dicembre: Giappone – Banca centrale spaccata sull’inflazione
Tra nove giorni il giapponesi andranno ai seggi per elezioni anticipate. Il voto è considerato un referendum sulla politica economica del premier Abe. Al vertice della Bank of Japan intanto emergono le divisioni attorno ai target dell’inflazione e sulla gestione dei prezzi.