Il rapporto HP sulle capacità nordcoreane nella guerra cibernetica. Gli sviluppi del caso marò e il ritorno di Latorre in Italia. Il peso dell’Isis per la sicurezza energetica indiana. L’opposizione popolare nipponica alla riattivazione delle centrali nucleari. La accuse di incitamento all’odio contro il presidente del Bjp indiano. Buon weekend. Lunedì, 8 settembre: Corea del Nord – Alle armi, online
La Corea del Nord sta rafforzando il proprio potenziale e le capacità per operazioni ostili online. Lo rivela un rapporto della società HP, secondo cui i militari del regime stanno dando nuova enfasi all’"information warfare".
Martedì, 9 settembre: India – Licenza per Latorre (solo) nelle mani dei giudici
Ieri la Corte suprema ha acconsentito a valutare la richiesta di rimpatrio, per motivi di salute, avanzata dai legali di Latorre. Intanto il governo indiano chiude la porta a trattative politiche per la risoluzione del caso marò, mentre il capitano della Lexie – secondo una fonte anonima – avrebbe ammesso di aver dichiarato il falso per coprire i fucilieri.
Mercoledìì, 10 settembre: India – Energia e sicurezza, quanto incide il fattore Isis
L’avanzata dello Stato islamico in Iraq ha colto di sorpresa un po’ tutti. Anche l’India e il suo nuovo primo ministro Narendra Modi. Dalla situazione irachena, infatti, dipendono l’approvvigionamento energetico e la stessa sicurezza nazionale indiana. Ecco perché.
Giovedì, 11 settembre: Giappone – Non c’è alternativa al ritorno al nucleare?
La Nuclear Regulation Authority, l’organismo indipendente che supervisiona gli standard di sicurezza degli impianti nucleari giapponesi, ha dato l’ok questa settimana alla riattivazione di una centrale nel sud dell’arcipelago. Un primo passo per il ritorno al nucleare del paese voluto dal premier Abe. Dovrà però vincere l’opposizione popolare, che continua a esserci e ha creato spazi per alternative dal basso. Nonostante i giapponesi siano troppo spesso dipinti come un popolo passivo.
Venerdì, 12 settembre: India – Amit Shah e la strategia dell’odio
Amit Shah, presidente del partito nazionalista indiano Bharatiya Janata Party (Bjp), mercoledì 10 settembre è stato formalmente accusato dalle autorità di polizia dell’Uttar Pradesh (Up) del reato di incitamento all’odio relativo ad un comizio tenuto lo scorso mese di aprile in cui incitò gli elettori hindu a "vendicarsi" contro la comunità musulmana.