La controversa e contestata legge sul segreto di stato in Giappone. Le proteste antigovernative in Thailandia. L’epurazione e l’esecuzione di Jang Song Thaek, numero due del regime nordcoreano. Il ritorno del reato di omosessualità in India. In copertina il Vietnam di Nimble Fingers. Buon weekend. Lunedì, 9 dicembre: Giappone – Segreti di stato blindati da Abe
Il governo Abe è riuscito a far passare una discussa legge sui segreti di stato che si applicherà nei campi di difesa, diplomazia, antiterrorismo e antispionaggio. Chi divulgherà i segreti rischia fino a 10 anni di carcere. Il provvedimento è considerato dall’opposizione un "golpe" della destra, mentre per Seul e Pechino è una minaccia di guerra.
Martedì, 10 dicembre: Thailandia – Elezioni anticipate: la battaglia resta aperta
Dopo settimane di proteste contro il governo, ieri la premier thailandese Yingluck Shinawatra ha sciolto il parlamento e convocato elezioni anticipate per il prossimo febbraio. Un tentativo di trovare un compromesso, con il placito di re Bhumibol, con il leader delle proteste Suthep Thaugsuban, che però rimane sulle sue posizioni. Il rischio ora è uno stallo politico difficilmente risolvibile.
Mercoledì, 11 dicembre: Corea del Nord – Leggere l’epurazione dello zio Jang
La conferma dell’epurazione di Jang Song Thaek, numero due del regime nordcoreano e zio del leader supremo Kim Jong Un, è arrivata dai media ufficiali. Jang è stato platealmente rimosso in video dal suo posto. China Files ne ha parlato con Subin Kim, esperto sudcoreano di difesa e sicurezza.
Giovedì, 12 dicembre: India – Torna il reato di omosessualità
Una sentenza inaspettata della Corte suprema ribalta l’abrogazione della legge 377 di epoca vittoriana. Col ritorno del reato di omosessualità l’India torna indietro drammaticamente sul tema dei diritti civili, in una lotta che i gruppi Lgbt hanno condotto contro conservatoi e gruppi religiosi da soli, abbandonati dalla politica.
Venerdì, 13 dicembre: Corea del Nord – Jang Song Thaek è stato giustiziato
La stampa ufficiale nordcoreana ha annunciato l’esecuzione della sentenza di condanna a morte per l’ex numero due del regime. Lo zio del leader supremo Kim Jong Un è stato accusato di tradimento e di aver formato una propria fazione per rovesciare la leadership di Pyongyang.