Un reportage forte dalle Filippine investite dal tifone Yolanda. Il traffico di schiave nello stato indiano dell’Assam e le elezioni a Delhi. La presunta epurazione del numero due del regime nordcoreano nonché zio di Kim Jong Un. Per chiudere i paragoni tra Mandela e Gandhi. Con in copertina la foto di Nimble Fingers. Buon weekend. Lunedì, 2 dicembre: Filippine – L’orrore dopo il tifone Yolanda
Reportage da Tacloban, Filippine, dove la furia del tifone Yolanda si è abbattuta con più intensità. Venti a 300 km/h e onde alte sei metri hanno sventrato la principale città della zona, dove ora tra le macerie si procede al recupero di centinaia di cadaveri decomposti nel caldo tropicale.
Martedì, 3 dicembre: India – Il traffico di schiave dall’Assam
Migliaia di ragazze ogni anno vengono prelevate con l’inganno dalla regione nord-orientale dell’Assam e portate nelle grandi metropoli indiane. Convinte di trovare un lavoro in regola, vengono schiavizzate e inserite nel business della prostituzione o della servitù domestica, in combutta con autorità compiacenti.
Mercoledì, 4 dicembre: India – Al via le elezioni a New Delhi
Dodici milioni di votanti, tre i principali partiti in lizza (con l’esordio del partito anticorruzione di Arvind Kejriwal), al voto per eleggere il governo locale della capitale. A New Delhi vanno in scena le prove generali delle elezioni nazionali previste per la primavera 2014.
Giovedì, 5 dicembre: Corea del Nord – Epurato ex numero due del regime
Jang Song-thaek, ex numero due del regime, pupillo del Caro Leader Kim Jong-il e tessitore dei rapporti con la Cina, sarebbe stato estromesso dal Partito. Se la notizia fosse confermata da fonte nord coreana, si tratterebbe del primo gesto politico rilevante del giovane Kim, deciso a rompere col passato politico ereditato dal padre.
Venerdì,6 dicembre: India – Il "vero gandhiano" Nelson Mandela
La morte di Mandela, per l’India, coincide con l’anniversario della demolizione della moschea Babri da parte di una folla di estremisti hindu. Esaltando i valori gandhiani portati avanti dal leader anti apartheid sudafricano, l’India può però imparare una preziosa lezione da Mandela: il perdono come strumento politico.