L’India che blocca fondi stranieri a diecimila ong. Le conseguenze della demonetizzazione voluta da Modi. La presidente sudcoreana vicina alle dimissioni. L’ascesa del giovane Koizumi. L’inno nazionale nei cinema indiani. Buon weekend. Lunedì, 28 novembre: India blocca fondi stranieri a diecimila ong
I rapporti tesi tra organizzazioni non governative e amministrazione Modi non sono purtroppo una novità. Il mese scorso però la «guerra fredda» tra il governo indiano e le ong ha raggiunto una nuova apice dello scontro, in seguito alla decisione delle autorità locali di ritirare o non rinnovare a oltre 10mila ong la licenza per ricevere donazioni dall’estero, la spina dorsale di fondazioni attive nel paese anche per mettere una pezza alle mancanze del governo. Tutto per preservare gli «interessi nazionali».
Martedì, 29 novembre:Le conseguenze della demonetizzazione sul Pil indiano
A tre settimane dalla demonetizzazione di tutte le banconote da 500 e 1000 rupie in circolazione in India le agenzie di rating prevedono un rallentamento del Pil imminente causato dal crollo dei consumi. Senza banconote in tasca, gli indiani non spendono e non spenderanno finché la situazione non tornerà a una parvenza di normalità; non prima di alcuni mesi.
Mercoledì, 30 novembre: Corea del Sud: presidentessa Park vicina alle dimissioni
Martedì 29 novembre la presidentessa sudcoreana Park Geun-hye, in diretta tv, ha annunciato di essere pronta a dimettersi «quando i parlamentari individueranno delle misure per il trasferimento dei poteri che riducano al minimo il vuoto di potere e il caos nella governance del paese». Si tratta dell’ultimo colpo di coda della prima presidentessa donna della Corea del Sud, al centro di contestazioni di piazza in seguito allo scandalo dei rapporti controversi tra Park (64 anni) e Choi Soon-sil (60 anni), accusata di aver manipolato la capa dell’esecutivo di Seul approfittando della sua amicizia privilegiata.
Giovedì, 1 dicembre: Trump, la fine del Tpp e l’ascesa del giovane Koizumi
L’incontro della scorsa settimana tra Shinzo Abe e Donald Trump doveva porre le basi per un proficuo rapporto di fiducia. Ma l’annuncio del programma dei 100 giorni del futuro presidente Usa ha sparigliato, ancora, le carte. Con possibili conseguenze politiche interne a Tokyo.
Venerdì, 2 novembre:Inno nazionale obbligatorio in tutti i cinema indiani
Mercoledì 30 novembre una sentenza della Corte suprema ha ufficializzato l’obbligo di trasmettere in tutte le sale da cinema del Paese, prima dell’inizio del film, l’inno nazionale indiano. La consuetudine patriottica, fino ad oggi obbligatoria solo negli stati di Maharashtra e Goa, da oggi diventa imposizione della più alta corte indiana.