Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Gabriele Battaglia

Dopo ogni attentato arriva la richiesta ai musulmani affinché prendano posizione contro l’estremismo, ma chi lo fa commette sempre i soliti errori. La notizia che l’imperatore giapponese starebbe pensando di abdicare dal trono di Crisantemo. Il significato per l’India della sentenza arbitrale contro la Cina sul Mar cinese meridionale. Buone letture per il weekend. Mercoledì, 13 luglio: Le prese di posizione dei musulmani contro l’estremismo
Nei giorni seguenti al massacro di Gulshan, come sempre, lo shock ha lasciato spazio a commentini e allusioni più o meno esplicite a un senso di insoddisfazione nel non vedere prese di posizione chiare da parte dei «musulmani» (quali?) contro il terrore dell’Isis. Lo si ripete sempre, commettendo sempre gli stessi due errori: non si conosce la struttura dell’Islam e, soprattutto, non si fa il minimo sforzo per cercarle queste prese di posizione.

Giovedì, 14 luglio: L’imperatore del Giappone vorrebbe abdicare
L’imperatore del Giappone pensa di abdicare mentre è ancora in vita. A rivelare la notizia «shock» per milioni di cittadini del paese arcipelago è stata ieri sera la tv nazionale Nhk. I giornalisti dell’emittente avrebbero ricevuto la notizia da un anonimo in contatto con l’Agenzia della Casata imperiale.

Venerdì, 15 luglio: Cosa significa per l’India la sentenza contro la Cina sul Mar cinese meridionale
La sentenza della Corte aribitrale dell’Aja sul Mar cinese meridionale ha segnato un precedente importante per la gestione, almeno formale, di acque finora contese da Pechino e da praticamente ogni stato che affaccia sul bacino. Ma anche l’India, come riporta la stampa locale, può trarre benefici diretti dal chiarimento della Corte – giudicato «carta straccia» da Pechino, che non ne riconosce la competenza – che alla recriminazione di proprietà esclusiva cinese del 90 per cento del Mar cinese meridionale ha risposto decretando quella porzione interamente «acque internazionali».