Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Simone

La settimana si è aperta con l’India e con l’indignazione e la rabbia per lo stupro di gruppo di Delhi, ma ancha con un risveglio della consapevolezza sulla condizione delle donne. Un libro racconta il disagio generazionale a Tokyo e Mr. Google è andato a Pyongyang.Lunedì 7 gennaio: La mia India – Lettera alle donne dell’Upa

I recenti casi di stupro e la morte di una vittima ventitreenne, hanno scatenato in tutta l’India un’ondata di proteste. Proteste a cui la politica sembra essere rimasta indifferente. In questa lettera aperta alle parlamentari della coalizione di governo, Zaidi chiede un intervento più deciso a tutela delle donne.

Martedì 8 gennaio: India – Un inatteso risveglio

A più di 15 giorni dal brutale “Stupro di gruppo di Delhi” le proteste di piazza non accennano a diminuire. Società civile e politica sono divise. C’è chi vorrebbe rimettere in discussione la tradizionale disparità tra i sessi e chi propone misure di controllo sulle donne. La coscienza dell’India si è risvegliata.

Mercoledì 9 gennaio: India – Sonia, l’"italiana" riservata

E’ tra le donne più potenti del mondo, ma vive ormai nel più totale riserbo. Sonia Gandhi, erede della dinastia politica Nehru-Gandhi, è di recente finita nuovamente al centro delle critiche delle opposizioni. Da anni, Sonia, "l’italiana" è accusata di esterofilia e di favorire i suoi amici italiani. Il ritratto di China Files.

Giovedì 10 gennaio: Giappone – Cronache di una generazione perduta

Dio odia il Giappone è uscito a fine 2012 per Isbn, a più di dieci anni dalla prima edizione giapponese. Il canadese Douglas Coupland, autore di Generazione X e "visionario creativo", torna a parlare di crisi sociale, stavolta nel Giappone degli anni ’90. È qui, tra i ventenni di allora, che ritrova un’altra generazione perduta.

Venerdì 11 gennaio: Corea del Nord – Google a Pyongyang

Il presidente di Google, Eric Schmidt, è andato in Corea del Nord. Apparentemente in missione per ragioni umanitarie, Schmidt avrebbe testato il polso delle opportunità economiche nel Paese dei Kim. C’è però chi è pronto a scommettere che Google aiuterà il giovane Kim a rafforzare il proprio potere.

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Sabato 12 gennaio: Diari da Ballophur – L’India con la baguette

Dopo oltre un anno nel nostro Bengala dorato, come recita l’inno nazionale del Bangladesh, si valuta  la possibilità di trasferirsi, probabilmente nel 2014, in un’altra India. Escludendo per ora le megalopoli Calcutta, Delhi, Mumbai eccetera, si valutano città di media grandezza – che in India significa abbondantemente sopra al milione di abitanti – dove poter spostare baracca e burattini.

[Foto: monastero buddhista nel Darjeeling, India. Credit: Carola Lorea]