Il comitato per candidare India’s Daughter all’Oscar come miglior documentario. Il movimento indipendentista a Okinawa. Religione e diritto a offendersi in India, dove si è tornati anche a parlare di "emergenza stupri". Buone letture. Lunedì, 19 ottobre: India – Un Oscar per India’s Daughter
Il documentario di Leslee Udwin sulla vicenda di Jyoti Singh (violentata e uccisa a New Delhi nel 2012), già censurato in India, da mercoledì scorso è proiettato nelle sale cinematografiche degli Usa. Alla prima a New York, Maryl Streep ha annunciato la formazione di un comitato per candidare India’s Daughter agli Academy Awards, categoria miglior documentario.
Martedì, 20 ottobre: Okinawa – Contro le basi Usa, per l’autodeterminazione
Negli ultimi anni a Okinawa si è tornato a parlare seriamente di indipendenza dal Giappone. Questo sentimento non è certo nuovo, ma oggi si lega all’altra grande questione: quella dell’allontanamento delle basi militari americane. Ma soprattutto, sottolinea ancora una volta come il territorio delle isole Ryūkyū sia per Tokyo ciò che Xinjiang e Tibet sono per Pechino: territori "nuovi" e instabili. La seconda parte del reportage da Okinawa del settimanale AERA.
Mercoledì, 21 ottobre: India – Il diritto a offendersi che non c’è
Un turista australiano è stato aggredito da un gruppo di fedeli hindu, che hanno minacciato di scuoiargli la gamba dove aveva raffigurata Yellamma, una dea hindu particolarmente adorata nell’India meridionale. Quando la polizia è intervenuta, le cose non sono migliorate. Anzi.
Venerdì 23 ottobre: India – Cosa si intende per «stupro»
L’«emergenza stupri» è tornata a scuotere l’opinione pubblica indiana. A Delhi, il chief minister Arvind Kejriwal vuole pene più severe e abbassare ulteriormente la soglia della minore età per la responsabilità penale. Ma c’è una grande incomprensione di massa su cosa significhi, in India, «stupro», che assume forme e modalità molto molto diverse da quelle criminali.