Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Simone

Le esecuzioni capitali in Indonesia stendono un’ombra sullo spirito riformatore del presidente metallaro Jokowi. E la prossima a finire davanti a un plotona potrebbe essere una britannica. La visita di Abe negli Usa. Il terremoto in Nepal sulla stampa italiana. Le violenze domestiche in India. Buona lettura e buon fine settimana. Lunedì, 4 maggio: Indonesia – Jokowi, la speranza irrealizzata
Gaffe, indecisioni e scandali giudiziari. Per non parlare della mancata clemenza che avrebbe evitato le recenti esecuzioni. Sul presidente indonesiano Joko Widodo si è scatenata una tempesta che sembra non finire mai. L’immagine di homo novus, nemico della corruzione e uomo d’azione che si era guadagnato in campagna elettorale oggi appare offuscata.

Martedì, 5 maggio: Il Nuovo Giappone di Abe piace agli Usa
Tra una citazione di Carol King e un ricordo nostalgico della sua esperienza da studente in California, Shinzo Abe è riuscito a strappare un’ovazione al Congresso degli Stati Uniti d’America, a conclusione di un bilancio positivo per la sua visita di una settimana negli Usa. Ma la visione della storia del premier giapponese è sembrata ancora una volta arbitraria.

Mercoledì, 6 maggio: Al fast food della tragedia: il Nepal sulla stampa italiana

Come è stato raccontato il disastro in Nepal dalla stampa italiana? Il ciclo è sempre lo stesso: dalla breaking news ai racconti di "miracoli" e alle esperienze dei superstiti (meglio se connazionali). Un ciclo che sembra sempre di più imprigionato in logiche di mercato.

Giovedì, 7 maggio: Indonesia – Esecuzioni, la prossima potrebbe essere Lindsay Sandiford

Lindsay Sandiford è cosciente di poter essere la prossima a finire davanti a un plotone di esecuzione in Indonesia. Nel 2013 è stata condannata con l’accusa di traffico di droga. A maggio dell’anno prima fu arresta all’arrivo all’aeroporto di Denpasar, sbarcata dal un volo partito da Bangkok con nascosti in valigia 4,7 chilogrammi di cocaina.

Venerdì, 8 maggio: India – Tra moglie e marito non metterci…la legge
Quando l’India si trova a dover mettere in discussione alcuni tratti della propria cultura contro le spinte che provengono dall’estero, di solito si chiude a riccio: "siamo in India, non capite". Lo stesso è stato detto da un ministro a proposito dello stupro coniugale giustificato sulla base della sacralità del matrimonio. Parole che celano la scarsa volontà della politica di intervenire nella questione.

[Foto credit: Marco Zappa]