La decisione del Pakistan di scarcerare la mente degli attentati di Mumbai del 2008. Le forniture belliche nipponiche. Un’intervista a un ribelle Kachin in lotta contro l’esercito birmano. Il tour atlantico di Modi. Il 40esimo anniversario della presa di Phnom Penh da parte dei Khmer Rossi. Buona lettura. Lunedì, 13 aprile: Il Pakistan ha liberato la mente dietro attentati a Mumbai
La scarcerazione di Lakhvi, comandante del gruppo terroristico Lashkar-e-Taiba, è arrivata venerdì mattina. Fatto annunciato, nell’aria da mesi, che complica ulteriormente il processo di normalizzazione dei rapporti tra Pakistan e India. Nell’attentato a Mumbai del 2008 morirono 166 persone, più di 300 i feriti. L’India, senza sospresa, l’ha presa piuttosto male.
Martedì, 14 aprile: Giappone – Ritorno sul mercato delle armi
Da un anno alcune grandi aziende giapponesi sono tornate nel mercato delle forniture belliche. Il percorso sembra essere però tutto in salita: bisogna trovare commissioni e costruire una rete globale che al momento manca. Al contrario della concorrenza.
Mercoledì, 15 aprile: Myanmar – Intervista a un ribelle Kachin
Il processo di democratizzazione del paese passa anche per la normalizzazione dei rapporti con la minoranza Kachin, sotto attacco da mesi da parte dell’esercito regolare birmano. Un diplomatico della Kachin Indipendence Organization racconta a China Files quali sono gli ostacoli alla pace rappresentati dall’intervento occidentale e dall’inazione di personalità simbolo come Aung San Suu Kyi.
Giovedì, 16 aprile: India – Il tour transatlantico di NaMo (1/1)
Narendra Modi ha iniziato una nuova missione diplomatica (leggi: tour promozionale) che lo porterà in Francia, Germania e Canada. Sui media indiani, sempre compìti e composti quando si tratta di narrare le gesta di NaMo all’estero, il viaggio è stato compassamente soprannominato "Narendra Modi Transatlantic Roadshow".
Venerdì, 17 aprile: S-21 – Nella prigione di Pol Pot
Il 17 aprile 1975 il movimento comunista dei Khmer Rossi entrò a Phnom Penh ponendo fine ad una guerra sanguinosa iniziata alla fine degli anni Sessanta e, al tempo stesso, inaugurando quello che in Cambogia è ancora oggi chiamato Samai Pol Pot, l’era di Pol Pot. S-21 (edizioni La Ponga) è un romanzo storico che porta il lettore in una struttura detentiva istituita dal regime, una prigione da cui pochi sono tornati, seppur segnati nel corpo e nello spirito, vivi.