Il Giappone impone le ferie obbligatorie, anche per ridurre le malattie legate allo stress, mentre intanto si fa strada la carica dei robot. Le ripercussioni dello scandalo SwissLeaks in India. Il trionfo elettorale del Partito dell’uomo comune a New Delhi. Buon weekend. Lunedì, 9 febbraio: Giappone – In ferie per legge
Vista la riluttanza dei lavoratori a prendersi delle ferie, il governo di Tokyo starebbe valutando l’ipotesi di istituire per legge un minimo di cinque giorni di ferie obbligatorie. Da una parte l’amministrazione Abe punta a ridurre il carico sul welfare visto l’aumento di malattie legate allo stress lavorativo. Dall’altra, a rilanciare i consumi.
Martedì, 10 febbraio: India – Swissleaks, i nomi dei (potenziali) evasori
Diversi giornali e magazine nel mondo stamattina hanno pubblicato una parte dell’inchiesta Swiss leaks, un elenco di migliaia di correntisti internazionali che hanno un conto in banca nel paradiso fiscale svizzero prezzo filiali di HSBC. Di questi, quasi 1200 sono indiani, e ci sono anche nomi di peso di India Inc.
Mercoledì, 11 febbraio: India – Il partito dell’uomo comune conquista New Delhi
Aam Aadmi Party, la formazione politica della società civile guidata da Arvind Kejriwal, ha fatto il miracolo, asfaltando alle elezioni locali della capitale indiana sia il Congress dei Gandhi sia la presunta Invincibile Armata del Bjp di Narendra Modi. Ora il partito dell’uomo comune dovrà dimostrare che oggi, in India, un’alternativa all’ultracapitalismo hindu del Bjp è possibile.
Giovedì, 12 febbraio: Giappone – Banche, hotel e ospizi: la carica dei robot
Come è noto il Giappone è una delle società con il tasso di invecchiamento più veloce del mondo. Per far fronte all’emergenza, qualche grande azienda pensa ai robot per colmare le lacune nella forza lavoro nazionale. Iniziando dalle banche fino alla cura degli anziani.
Venerdì, 13 febbraio: India – La rivoluzione possibile dell’uomo comune
Arvind Kejriwal, leader di Aam Aadmi Party (Aap) ha compiuto un miracolo politico, vincendo le elezioni locali di New Delhi lasciando a bocca asciutta sia la coalizione guidata dal Bharatiya Janata Party (Bjp) sia un Indian National Congress (Inc) impantanato in una crisi identitaria probabilmente senza precedenti. È l’inizio di una rivoluzione?