Lo scandalo che ha travolto Bo Xilai ripropone la questione politica interna al Partito. Probabilmente Bo Xilai sarà indagato per corruzione. In questo caso sarebbe il terzo capo regionale di Partito fatto fuori per lo stesso motivo. E nel frattempo continuano a cadere le teste dei suoi fedelissimi.
Nasce quindi l’esigenza da parte di una certa opinione pubblica di “ripensare la pratica per cui ai membri del Politburo vengano assegnati posti in realtà regionali o locali”, scrive oggi il South China Morning Post.
Le municipalità delle metropoli di Pechino, Shanghai, Tianjin e Chongqing e la ricca provincia del Guangdong, sono oggi gestite da membri del Politburo.
E il controllo di ufficiali governativi assegnati a regioni dislocate è un problema che ha radici antiche. “Storicamente è sempre stato un problema il controllo degli ufficiali locali che avevano un lignaggio ufficiale” scrive oggi Lanxin Xiang, professore di storia e politica che attualmente insegna a Ginevra, proprio perché ieri come oggi “nessun altro può competere con loro in grado o prestigio”.
E continua: “Il problema è il sistema stesso del Politburo”, sottolineando che anche questa volta il governo centrale è stato fortunato a poter forse affiancare alle semplici accuse di corruzione il coinvogimento in un omicidio.
E forse anche qualcosa di più. Secondo il Telegraph, infatti, mentre Wang Lijun era al sicuro tra le mura del consolato americano di Chengdu, Bo Xilai avrebbe ordinato la cattura di sette tra ufficiali di polizia e membri della squadra investigativa che stava indagando sull’omicidio Heywood: tutti uomini vicini a Wang. I sette avrebbero tutti subito torture, due non sarebbero sopravvissuti.
Ma il potere centrale non è da meno. Secondo quanto riportato da un funzionario di Chongqing ed altre persone nell’ambiente della politica locale al New York Times, numerosi funzionari in posizioni chiave del Partito comunista e del governo di Chongqing considerati leali a Bo Xilai sono stati presi in custodia dalle autorità uno dopo l’altro.
Le detenzioni sono parte del tentativo del Partito comunista centrale di smantellare la rete di persone fedeli a Bo Xilai e costruire un caso contro Bo e sua moglie, Gu Kailai, sospettata dell’omicidio dell’uomo d’affari britannico Neil Heywood. Bo sarebbe invece sotto inchiesta per “serie violazioni disciplinari”.
Le detenzioni e, in alcuni casi, le sostituzioni degli alleati di Bo sarebbero iniziate non appena i leader del Partito lo costrinsero alle dimissioni da capo del Partito di Chongqing lo scorso 15 marzo.
Alcuni analisti indicano che la cacciata di Bo ha rappresentato per i top leader del Partito la più grande sfida dopo le proteste ed il massacro di Tian’anmen del 1989.
Tra i funzionari presi in custodia dopo la rimozione di Bo figura Wu Wenkang, vice segretario generale della sezione del Partito della municipalità. I businessman di Chongqing descrivono Wu membro strettissima cerchia dei fedeli alla famiglia Bo.
Anche Guo Weiguo, funzionario di polizia di Chongqing vicino a Bo sin dai tempi del Liaoning, quando Bo era sindaco di Dalian, è stato recentemente preso in custodia dalle autorità.
Funzionari veterani del Partito hanno mandato He Ting, ex vice governatore del Qinghai, a ricoprire la carica di capo della polizia di Chongqing, sostituendo Wang Lijun. He in passato lavorò come capo del dipartimento d’investigazione criminale del Ministero di Pubblica Sicurezza.
Chen Cungen, capo del potente dipartimento organizzativo del comitato di Partito municipale, è stato rimpiazzato alla fine di marzo da Xu Songnan, che copriva la stessa carica nel Ningxia.
Un funzionario di Chongqing ha dichiarato che anche Xia Zeliang, capo del partito del distretto di Nan’an a Chongqing, è in stato di fermo. Il corpo di Heywood era stato trovato in un hotel del medesimo distretto e ed è stato misteriosamente cremato prima che fosse possibile praticare un’autopsia.
Alcune persone vicine a Bo sembra siano riuscite ad evitare la valanga di provvedimenti, per ora. Tra questi brilla il capo della sezione distrettuale del Partito Xu Ming, stretto consigliere di Bo il quale fato era molto incerto il mese scorso.
Un sito di news locale, Hualong, ha raccontato che il 10 aprile Xu, presenziando ad un meeting dei funzionari di Partito del distretto, dichiarò di impegnarsi a rispettare le decisioni prese sul caso Bo.
Lo stesso giorno, il Partito annunciò la sospensione di Bo dal Politburo e dal Comitato centrale, e che la signora Gu era indagata per l’assassinio di Heywood.
Media locali a Chongqing hanno riportato recentemente la comparsa di Xu a diversi eventi pubblici, segnale che ancora mantiene il suo posto e non è in stato di fermo. Xu è stato uno dei principali artefici della famosa campagna “rossa” iniziata da Bo nel 2008, durante la quale il governo di Chongqing spinse le scuole, gli operai e i comitati di quartiere a organizzare sessioni di canto collettivo dei classici maoisti.
Un altro importante socio di Bo è sparito e si presume sia sotto inchiesta. Questo signor Xu Ming (l’omonimia è solo nella traslitterazione), 41 anni, è il miliardario fondatore e presidente del Dalian Shide Group, un conglomerato che controlla diverse holding.
Le detenzioni e le sostituzioni di funzionari a Chongqing sono state portate avanti sotto lo sguardo di Zhang Dejiang, vice premier spedito da Pechino ad occupare la posizione di capo del Partito di Chongqing dopo le dimissioni forzate di Bo.
Mercoledì scorso Cheng Li, esperto di politica cinese del Brookings Institute, in un’intervista al National Bureau of Asian Research ha sottolineato l’importanza del fatto che Zhang sia un alleato di Jiang Zemin, ex presidente cinese.
Anche Bo Xilai era considerato, in senso lato, un alleato di Jiang. Cheng Li ha spiegato che la scelta di sostituire Bo con un uomo di Jiang mostri l’assenza di una particolare frazione interna tra la fazione di Hu Jintao e quella di Jiang Zemin.
“Questa nomina significa che l’accordo è stato trovato e che la leadership del Partito è unita” ha aggiunto Li.