Quad, Brics, Aukus, Ipef, Obor, Cptpp, Rcep: tante sigle per il confronto “pacifico”. Attraverso questa infografica sarà possibile orientarsi sui diversi accordi di scambio e sicurezza che stanno segnando il futuro dell’ordine globale.
Quad, Brics, Aukus, Ipef, Obor, Cptpp, Rcep: tante sigle per il confronto “pacifico”. Nonostante le dovute differenze, il timore che Taipei possa rappresentare la Kiev asiatica ha visto crescere il dilemma della sicurezza e la corsa agli armamenti in tutta la regione. Il progetto di Nato dell’indo-pacifico concepito a Manila nel 1954 con la Seato (Southest Asia Treaty Organization) è tornato oggi alla ribalta attraverso il Quad e altri meccanismi a cui sono stati invitati i paesi Asean e la Nuova Zelanda.
Corea del Sud e Giappone sono stati invece coinvolti in incontri con gli alti vertici Nato e temono le tre potenze nucleari con i quali confinano (Cina, Russia e Nord Corea), a tal punto da vedere il paese di Hiroshima prospettare l’ipotesi di ospitare armamenti atomici. Inoltre, come spiegato qui, tra Tokyo e Mosca la seconda guerra mondiale non è mai ufficialmente finita. Le tensioni dal Mar del Giappone al Mar cinese continuano a crescere, sono numerose le aree contese tra diversi paesi e la Cina prosegue nella sua opera di occupazione e militarizzazione di alcune isole.
Oltre all’occupazione, Pechino attrae altri paesi nella sua orbita. L’accordo di sicurezza con le Isole Salomone è manifestazione del successo cinese nell’accrescere la propria egemonia regionale, controllare maggiori rotte e filiere, e tentare di riconquistare Taiwan col minimo sforzo. È anche sintomo però di un fallimento occidentale nel non aver saputo offrire una migliore alternativa. I ripensamenti del vecchio e del nuovo continente denotano infatti una mancanza di chiarezza strategica nella regione. Un altro esempio fu quando, nel 2017, Trump decise di abbandonare la Trans-Pacific Partnership (TPP), storico accordo entrato in vigore da appena un anno, il quale comprendeva il 40% del commercio globale coinvolgendo 12 paesi in totale (Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Vietnam, Singapore, Brunei, Canada, Malesia, Messico, Cile e Perù). Oggi il Tpp è divenuto Cptpp.
Una mancanza di chiarezza che si riflette sul piano geopolitico su più fronti e da parte di diversi stati. Le diverse iniziative di sicurezza e commercio nel Pacifico, da quelle più trasversali a quelle meno inclusive, denotano una complessità crescente. La situazione più ambigua è sicuramente rappresentata da paesi come Australia e India. La prima, nonostante si stia distanziando sempre più da Pechino, è presente nei princiali accordi ad eccezione del Brics. La seconda è sia nel Brics e sia nel Quad.
Attraverso questa infografica sarà possibile orientarsi sui diversi accordi che stanno segnando il futuro dell’ordine globale.
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Classe 1989, Sinologo e giornalista freelance. Collabora con diverse testate nazionali. Ha lavorato per lo sviluppo digitale e internazionale di diverse aziende tra Italia e Cina. Laureato in Lingue e Culture Orientali a La Sapienza, ha perseguito gli studi a Pechino tra la BFSU, la UIBE e la Tsinghua University (Master of Law – LLM). Membro del direttivo di China Files, per cui è responsabile tecnico-amministrativo e autore.