La Cina ha dato il via a un insediamento di circa 330 mila persone per un progetto idrico di svariati milioni di yuan (400 secondo le fonti governative). I lavoratori, dalle province dell’Henan, dovranno spostarsi vicino a Pechino per lavorare al serbatoio di Danjiangkou: le acque di un affluente del fiume Yangtze saranno dirottate verso le aride zone del nord della Cina, da sempre alle prese con problemi idrici.
Gli ambientalisti hanno criticato a lungo il progetto per i suoi enormi costi, denunciando il rischio di corruzione e malaffari nella gestione economica del progetto.
Secondo i piani, nel 2014 circa 13 miliardi di metri cubi di acqua dovrebbe essere incanalati lungo il canale e sarebbero destinati a Pechino. Il progetto ero previsto già per il 2010, ma ritardi vari hanno allungato i tempi di spostamento dei lavoratori e di realizzazione del progetto.
In occasione delle Olimpiadi del 2008, per soddisfare le esigenze di acqua della capitale, vennero saccheggiate interi bacini idrici di regioni rurali. Molte le proteste di agricoltori e contadini che videro a repentaglio i propri raccolti per la mancanza di acqua durante l’intera stagione del 2008.