Pimp, pappone, pitiaoke (皮条客). Tutti gli appellativi di Berlusconi.

In by Simone

Una settimana fa i quotidiani cinesi parlavano della possibilità di acquistare parte del debito italiano. Oggi si parla di “magnaccia”, “prostitute” e “volgarità telefoniche”. Beilusikeni (贝卢斯科尼 ) è la traslitterazione cinese del nome del nostro premier, Silvio Berlusconi, già noto in Oriente per le sue passioni femminili (ricordiamo l’animazione di Next Media Animation). Tra lo stupito, il divertito e lo scandalizzato, la stampa cinese analizza le conversazioni telefoniche di Berlusconi.
I cinesi vanno al sodo: il modo con il quale i media locali trattano il caso Berlusconi, tra rivelazioni e traduzioni di volgarità telefoniche, è un continuo rincorrere una domanda. I cinesi si chiedono: come l’Italia può risolvere la crisi con un presidente del consiglio costantemente al centro di scandali sessuali? Le notizie provenienti dall’Italia e dalle nuove intercettazione tra Berlusconi e Tarantini (personaggio che i cinesi  – e non solo – hanno difficoltà ad inquadrare) riportano l’attenzione sullo “stivale” in molti media locali. Una settimana fa i giornali cinesi si chiedevano se l’Italia fosse un paese eventualmente solido in cui investire. Oggi sono tornate di moda il bunga bunga e le capacità sessuali del premier. Tra lo stupito, il divertito e lo scandalizzato, la stampa cinese maneggia le conversazioni telefoniche di Berlusconi, Beilusikeni.

Secondo lo Shanghai Daily, Berlusconi è in una posizione “imbarazzante” che potrebbe costargli il potere. Il quotidiano di Shanghai riporta solo alcune delle conversazioni telefoniche, concentrandosi sulle richieste delle opposizioni: le dimissioni.

Il servizio di news di Yahoo! in cinese si è concentrato invece sul viaggio in Cina nel 2008 in cui Berlusconi avrebbe inserito con invito diplomatico anche Tarantini. L’articolo su Yahoo! riporta le parole di Tarantini in cui chiede ad un amico se conosce qualcuno a Pechino, per organizzare qualche festa, “perché – come mi ha detto Berlusconi – la parte divertente di questi eventi internazionali sono queste attività”.
Chi non è andato giù per il sottile è stato l’Hangqiu che ha titolato: “Berlusconi scoperto in viaggio con i magnaccia. Più feste a sfondo sessuale”. Hangqiu, come il South China Morning Post e il Taipei Times, ha fatto la stessa scelta di alcune testate inglesi, come per esempio il Guardian. Ovvero riportare nei titoli il termine  “pimp”, pappone,  in cinese tradotto con un calco fonetico:  pitiaoke.

[Scritto per Lettera43] [Foto credits: http://www.fanpage.it/crisi-economica-e-bond-l-italia-chiede-aiuto-alla-cina/]