Appena a sud di piazza Tian’anmen, il quartiere di Dashilar rappresenta una cornice meravigliosa e ricca di tradizione per i progetti della BJDW. Gli eventi della kermesse pechinese sono stati pensati per recuperare l’intera area, cercando di conciliare le idee dei migliori architetti e designer con le esigenze della popolazione locale.
Dal 2013, la collaborazione tra il quartiere e la Beijing Design Week ha portato alla sperimentazione permanente di idee e di progetti volti alla riqualificazione del distretto grazie al Dashilar Pilot Project. Lo scopo è quello di preservare e rivitalizzare le tradizionali case a un piano, allineate su stretti vicoli (hutong) e raccolte attorno a piccoli cortili condivisi (zayuan).
Si tratta di una soluzione per sfuggire al degrado evitando progetti smisurati finanziati da colossi multinazionali che operano nel settore dell’immobiliare. Una via di mezzo tra la gentrificazione e il lasciare che le soluzioni provvisorie degli abitanti del luogo rendano l’area invivibile.
Così a Yangmeizhu Courtyard 72, lo studio People’s Industrial Design Office ha sperimentato un metodo semplice, economico e veloce per ristrutturare abitazioni cadenti senza intaccare le strutture originali.
Su Cha’er Hutong 8, lo studio Standardchitecture ha rinnovato, organicamente, un tipico cortile condiviso trasformando il caos degli ambienti in un’opera d’arte. Come? Aggiungendo cubi di legno e vetro sapientemente posizionati in modo da valorizzare lo spazio e i suoi inquilini.
[Scritto per ElleDecor; foto di Nicola Longobardi]