Ora Mao insegna Mao

In by Simone

(In collaborazione con AGICHINA24)
Mao Xinyu, nipote di Mao Zedong e generale dell’Esercito di liberazione nazionale, entra all’università di Guangzhou come visiting professor. Cosa insegna? Il pensiero del nonno. In rete infuriano le accuse di nepotismo e il giovane Mao si difende dal suo account sul microblog del People’s Daily.
La Guangzhou University quest’anno si avvalerà della collaborazione di un insegnante d’eccezione. Mao Xinyu, nipote del Grande Timoniere Mao Zedong, sarà professore part-time al corso “Pensiero di Mao”, frequentato da sessantasei matricole. Parlando alla stampa della sua nuova sfida, Mao Xinyu è apparso entusiasta: “Non vedo l’ora di incontrare i miei studenti e iniziare le lezioni – ha dichiarato al Global Times – e sono molto curioso di conoscere cosa pensa questa generazione post anni Novanta”.

La partecipazione della famiglia Mao alle attività didattiche della Guangzhou University si avvia così a diventare una tradizione consolidata: la stessa nuora di Mao Zedong, la signora Shao Hua, è stata visiting professor alla GU fino al 2008. Questa nuova ondata di popolarità del più giovane discendente del Grande sole rosso ha fatto riemergere alcuni episodi diligentemente segnalati dalla rete cinese che già aveva trattato la curiosa ascesa del nipote dal sangue eroico.

Classe 1970, laureatosi in storia alla prestigiosa Renmin University, Mao Xinyu ha proseguito gli studi all’Accademia militare dell’Esercito popolare di liberazione, specializzandosi – senza sorpresa – nel pensiero filosofico del nonno. Per meriti non meglio specificati nel 2009 è stato promosso a generale maggiore, rango già ricoperto dalla madre Shao Hua, passata a miglior vita appena un anno prima. La promozione ha destato molte polemiche a causa dell’evidente sovrappeso del generale Mao che, secondo un’approssimazione a spanne, viaggia ben oltre il quintale.

Nonostante una prolifica attività letteraria macchiata dalla monotematicità – dove però spicca il volume Nonno Mao Zedong pubblicato nel 2003 dalla National Defence University Press – anche l‘ars oratoria, la lucidità di pensiero e la caratura intellettuale di Mao Xinyu sono state messe abbondantemente in discussione. L’accanimento dei netizen è sistematico. I primi di gennaio fa il giro della rete una collezione di immagini di biglietti, dediche e slogan scritti dal generale Mao Xinyu, dove appare lampante la terribile calligrafia dell’autore paragonata a quella di “uno studente elementare”, pecca ancor più grave pensando alle opere calligrafiche lasciate ai posteri dal pugno armonioso di nonno Mao.

Passano pochi mesi e Mao Xinyu diventa nuovamente la vittima preferita degli sfottò virtuali: a marzo viene postato sulla piattaforma video di Tudou un estratto di un’intervista rilasciata da Mao Xinyu. A precisa domanda dell’intervistatore “Cosa ne pensa della nostra campagna contro gli insegnanti senza licenza?” Mao Xinyu parte con un esilarante sproloquio di due minuti degno del miglior Tognazzi, subito esaltato dai commentatori in rete per la peculiarità di non dire assolutamente nulla (qui il video con sottotitoli in inglese grazie a Ministry of Tofu).

La goffaggine retorica del professor Mao Xinyu ha creato un vero e proprio stile oratorio – battezzato dai netizen come “Major General Genre” – che consiste nell’individuare un tema ed esibirsi in una supercazzola il più contorta possibile senza approdare a nessuna conclusione degna di questo nome. Il metodo, indica Ministry of Tofu, è stato applicato tra gli altri anche al terremoto al largo delle coste giapponesi. A giudicare dalla fama provocata dalle sue gesta e dal caloroso benvenuto riservato dalla rete cinese all’inaugurazione dell’account Weibo di Mao Xinyu – che dopo un solo tweet ha ricevuto una valanga di insulti obbligandone l’immediata censura e conseguente chiusura – l’anno accademico del professor Mao non sarà una passeggiata.