Zhou Yongkang sotto in chiesta. Xi Jinping come Mao Zedong. Microsoft sotto inchiesta in Cina per il caso Snowden. La vulnerabilità delle reti wi-fi in alberghi e aeroporti. Siria e Iraq come campi di addestramento dei terroristi dello Xinjiang, secondo Pechino. La condizione delle giovani prostitute dello Yunnan.UFFICIALE: ZHOU SOTTO INCHIESTA
Si dice che il presidente Xi Jinping abbia già tolto tutti i denti alla “tigre” Zhou Yongkang, lo zar della sicurezza della scorsa legislatura. A dicembre Reuters aveva confermato le voci che si susseguivano da mesi: arresti domiciliari per il numero nove dello scorso governo. Da allora nessun commento ufficiale, ma anche nessuna smentita. Piano piano, però, tutti i suoi sodali sono stati messi sotto inchiesta. Solo oggi la conferma ufficiale: il Comitato centrale del Pcc ha deciso di aprire un’indagine su Zhou Yongkang per "serie violazioni disciplinari". Dopo il periodo di purghe che ha contraddistinto la Rivoluzione culturale, nessun membro (o ex membro) del Comitato permanente è mai stato messo sotto indagine.
XI COME MAO?
Il nome del presidente Xi Jinpingè comparso sulle pagine del giornale di punta del Partito comunista più frequentemente di qualsiasi altro leader dopo Mao Zedong. Secondo i ricercatori del China Media Project della University of Hong Kong nei suoi primi 18 mesi di presidenza, Xi è stato menzionato 4725 volte sul Quotidiano del Popolo. In confronto, i suoi predecessori Jiang Zemin e Hu Jintao durante i primi 18 mesi in carica sono stati nominati rispettivamente 2.001 e 2.405 volte. Il totale di Xi è secondo solo a quello di Mao, che è stato nominato quasi 7.000 volte nei primi 18 mesi dopo il Congresso del partito del 1969, in piena Rivoluzione culturale e conseguente culto della personalità del leader.
MICROSOFT SOTTO INCHIESTA
Gli uffici della Microsoft di Pechino sono stati oggetto di ispezione da parte di funzionari governativi cinesi. L’azienda di software è stata al centro delle attenzioni delle autorità dopo le rivelazioni dell’ex contractor della National Security Agency Edward Snowden, lo scorso anno, che ha accusato gli Stati Uniti di compiere azioni di cyber-spionaggio nei confronti della Cina dal 2009. A maggio scorso, gli uffici del governo centrale cinese avevano ricevuto il divieto di installare l’ultimo sistema operativo, Windows 8, sui loro sistemi operativi. Microsoft si è impegnata a collaborare, anche se non è ancora chiaro su cosa sia incentrata l’indagine. A giugno un servizio Cctv aveva messo in discussione la sicurezza del nuovo sistema operativo della società Windows 8 e il governo non ne acquista più. La decisione è stata presa poco dopo che gli Stati Uniti hanno accusato cinque ufficiali militari cinesi di cyber-spionaggio. Anche altre aziende statunitensi sono state anche sotto esame nel paese. A luglio Cctv ha sollevato dubbi sulla sicurezza dell’iPhone, accuse che Apple ha negato.
VULNERABILITÀ DEI SISTEMI WI-FI
Un esperto di sicurezza informatica di San Francisco sostiene di aver violato e preso il controllo di centinaia di camere altamente automatizzate in un albergo a cinque stelle di Shenzhen. Il St. Regis di Shenzhen, offre agli ospiti un iPad e una app "maggiordomo" digitale per controllare le funzioni della stanza: termostato, luci, tv, etc. Jesus Molina, rendendosi conto di quanto fosse vulnerabile il sistema, avrebbe scritto un pezzo di codice per replicare iPad dell’ospite in modo da poter controllare la stanza dal suo computer portatile. E poiché gli indirizzi di rete di ogni camera e dei dispositivi all’interno di esse erano sequenziali, poteva potenzialmente controllare ognuna delle oltre 250 camere dell’hotel. Con l’automazione residenziale, Molina ha spiegato, la maggior parte dei sistemi saranno chiusi e criptati. Tuttavia, in alberghi e aeroporti "o qualsiasi altro spazio dove un sacco di persone accedono alla rete", mantenere la rete sicurezza è molto più difficile.
TERRORISTI CINESI
Siria e Iraq rappresenterebbero un rischio per la Cina, perché i due Paesi sarebbero diventati un campo d’addestramento per "terroristi" dello Xinjiang. Lo sostiene Wu Sike, inviato speciale cinese in Medio Oriente, dove la scorsa settimana ha visitato Israele, Territori Palestinesi, Giordania, Qatar, Egitto, Iraq, Turchia e Iran per mediare sul conflitto a Gaza e discutere della sicurezza in Iraq. Wu sostiene che circa 100 militanti provenienti dalla Cina si siano addestrati in Medio Oriente e che la maggior parte è dell’East Turkestan Islamic Movement (ETIM), il gruppo separatista uiguro-musulmano di cui non si conosce bene la reale consistenza. Non tutti sarebbero tornati in Cina dopo l’addestramento e alcuni sarebbero rimasti nella regione a combattere, ha detto Wu. Per la Cina, la questione dell’anti-terrorismo è prominente, soprattutto dopo gli attentati dei mesi scorsi.
BABY PROSTITUZIONE
Le giovanissime prostitute della provincia sud-occidentale dello Yunnan soffrono di alti tassi di malattie sessualmente trasmissibili e hanno avuto gravidanze non volute e numerosi aborti, secondo uno studio premiato internazionalmente, che è basato su interviste a 310 prostitute di età compresa tra i 15 e i 20 anni, fatte a Kunming, capitale della provincia.
Il 66 per cento ha detto di avere avuto sintomi di malattie sessualmente trasmissibili nel corso dell’anno passato. Il 44 per cento avrebbe subito aborti.
Il problema è soprattutto sociale e rivela la diseguaglianza esplosiva della Cina di oggi: l’83 per cento delle prostitute sono migranti che provengono dalle zone rurali e il 92 per cento ha lasciato la scuola.