Prende il via la visita ufficiale di Xi Jinping in Sud America. Giro di vite sui funzionari corrotti in una delle regioni più instabili della Cina: lo Xinjiang. Samsung interrompe le forniture da un’azienda cinese sospettata di sfruttare il lavoro minorile. Dilagante la corruzione dei funzionari africani da parte delle aziende cinesi. XI IN SUDAMERICA
Comincia il viaggio ufficiale del presidente cinese Xi Jinping in Sud America, continente con il quale il commercio bilaterale di Pechino è cresciuto fino a 262 miliardi di dollari l’anno scorso.
Xi andrà in Brasile, Argentina, Venezuela e Cuba, ma all’andata si fermerà anche nell’isola greca di Rodi, dove avrà colloqui con il Primo ministro ellenico Antonis Samaras. Parteciperà quindi a una riunione dei Brics in Brasile, dove avrà il suo primo incontro con il nuovo Primo ministro nazionalista indiano, Narendra Modi.
È, questa, una politica a tutto campo ma incentrata come consuetudine sulla leva economica, vero marchio di fabbrica della politica estera cinese: in particolare, Xi premerà per la costituzione di una “banca dello sviluppo” dei Brics e per la creazione di riserve monetarie comuni da utilizzare in caso di crisi.
ANTICORRUZIONE NELLO XINJIANG
Episodi di corruzione tra i funzionari di partito dello Xinjiang, specialmente nei settori delle miniere, delle risorse naturali e nelle politiche della terra. È quanto ha scoperto la Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare, l’agenzia anticorruzione del governo cinese.
Si prepara un giro di vite nella regione più occidentale e più irrequieta della Cina, teatro di recenti episodi di violenza. È probabile che puntare il dito contro la corruzione serva anche a dare un segnale di impegno per il buongoverno. Venerdì scorso è stata annunciata l’incriminazione per corruzione di Yang Gang, 61 anni, vice segretario del Partito comunista dello Xinjiang tra il 2006 e il 2010.
Yang, che era ai vertici del Partito regionale durante la rivolta di Urumqi del 2009 ed è ora vicedirettore agli Affari Economici della Commissione Politica Consultiva, è accusato di aver preso tangenti.
LAVORO: SAMSUNG FA FUORI IL FORNITORE CINESE CHE IMPIEGA LAVORO MINORILE
Samsung Electronics ha comunicato di aver sospeso i rapporti con un fornitore cinese sospettato di impiegare lavoro minorile. Il produttore di smartphone sudcoreano ha rilevato un “processo di assunzione illegale” alla Dongguan Shinyang Electronics Co, che fornisce le cover e altre componenti dei telefonini. China Labor Watch, una Ong Usa, aveva pubblicato un rapporto la settimana scorsa denunciando l’utilizzo di lavoro minorile da parte dell’impresa cinese. Nel rapporto si parlava di “almeno cinque bambini lavoratori” senza contratto.
CINA-AFRICA, WIN-WIN REVISITED
Le “cattive abitudini” dei suoi imprenditori e aziende sono i principali problemi per l’immagine della Cina in Africa. La denuncia arriva dall’ambasciatore cinese in Tanzania, Lu Youqing, che in un’intervista sul Southern Metropolis News rivela come la corruzione di funzionari africani da parte delle imprese cinesi sia dilagante.
Lu ha anche espresso preoccupazioni per la qualità di alcuni progetti infrastrutturali fatti da imprese cinesi a prezzi troppo bassi per essere veri. La Cina cerca da qualche tempo di rivedere la propria politica “win-win” in Africa, dopo le critiche di neo-colonialismo piovute da più parti.
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