Oggi in Cina – Più soldi, educazione e lavoro in Xinjiang

In by Gabriele Battaglia

Xi Jinping illustra la road map per lo Xinjiang: più investimenti, più educazione e lavoro. Sempre nella regione dell’estremo occidente cinese torna il processo pubblico per reati come terrorismo e violenza. Ondata di suicidi tra gli anziani per evitare le nuove norme sulle sepolture. Impiantata la prima protesi costruita con la tecnologia delle stampanti 3D. Scalatrice accusata di avere usato un elicottero per scalare l’Everest. PIU ‘SOLDI, PIU’ EDUCAZIONE E PIU ‘LAVORO PER LO XINJIANG

Il presidente Xi Jinping ha proclamato che è necessario rafforzare l’educazione e lavorare per alleviare la povertà nella tumultuosa regione occidentale dello Xinjiang, dopo i recenti attentati terroristici. Xi ha chiesto che più spesa pubblica sia destinata alle strutture educative e ai programmi di riduzione della povertà nelle aree rurali e di confine del “far-west” del Celeste Impero. “Dobbiamo porre l’accento sulla necessità di assorbire manodopera locale e incoraggiare gli abitanti dello Xinjiang a lavorare nella regione”, ha detto il presidente.

Ha anche esortato tutti i gruppi etnici locali a mostrare rispetto, tolleranza e apprezzamento reciproco, nel tentativo di migliorare la coesione sociale dell’area, non esattamente allo zenit. Si è poi lanciato nella visione cosmica di “una rete che si diffonde dalla terra al cielo” per difendere la regione dagli atti terroristici, sottolineando che la stabilità a lungo termine è l’obiettivo principale.

Ha inoltre aggiunto che i fedeli religiosi che “rispettano la legge” devono essere protetti anche quando la scure si abbatte sugli estremisti, un chiaro messaggio trasversale contro gli abusi delle forze di sicurezza che, nel combattere il fondamentalismo islamico, finiscono per reprimere tutti i musulmani. Gli insegnamenti dei leader religiosi – ha poi precisato Xi – devono fondarsi sul patriottismo.

E INTANTO TORNA IL PROCESSO PUBBLICO

Le autorità locali dello Xinjiang hanno organizzato un megashow in uno stadio per la condanna di massa di 55 persone, comminando almeno tre condanne a morte per reati come "terrorismo e violenza".

Nello stadio, riempito con 7mila spettatori, il tribunale ha annunciato i verdetti di colpevolezza per terrorismo, separatismo e omicidio. Le foto diffuse dai media cinesi mostrano camion della polizia fermi nei pressi di una pista da corsa. Dall’aspetto, gli imputati sembrano membri della comunità musulmana uigura della regione. I prigionieri indossano giubbotti arancioni tipo Guantanamo e stanno sul cassone dei veicoli, circondati da guardie armate e a capo chino.

RIFORMA DELLE SEPOLTURE: E I VECCHI SI SUICIDANO

Sei anziani dei Anqing, nell’Anhui, si sono suicidati “per evitare le nuove norme sui funerali”, riporta Beijing News, ripreso da numerosi media cinesi e non. Il quotidiano cita i familiari dei suicidi come fonti.

La tradizione millenaria cinese di culto degli antenati di solito impone alle famiglie di seppellire i cari estinti per benino e di costruire una tomba. Ma negli ultimi anni i governi locali di tutto il Paese stanno demolendo le tombe come parte di una campagna per incoraggiare la cremazione, nel tentativo di risparmiare le limitate risorse territoriali (caso mai servissero per qualche progetto immobiliare).
I funzionari di Anqing hanno pertanto recentemente ordinato che tutti i gli abitanti della zona che decidano di passare a miglior vita dopo il primo giugno siano cremati. Così qualche vecchietto ha pensato bene di anticipare i tempi.

PROTESI CON STAMPANTE 3D

Alcuni luminari di Xi’an, capitale della provincia dello Shaanxi, hanno impiantato con successo protesi in titanio realizzate con la tecnologia delle stampanti 3D, riporta China Daily.
Guo Zheng, professore di ortopedia al Xijing Hospital, ha guidato un team in grado di impiantare le protesi in titanio a tre pazienti che soffrivano di tumori ossei.

SCALATA FAKE

Alpinismo made in China. Una donna cinese è accusata di avere usato un elicottero per scalare la montagna più alta del mondo ed è probabile che si becchi una multa qualora l’accusa fosse confermata. L’ha detto un funzionario dell’ambasciata nepalese in Cina. Wang Jing, 40 anni, co-fondatrice di un’impresa di abbigliamento sportivo, è stata messa sotto inchiesta dal governo nepalese dopo aver annunciato di avere scalato l’Everest dal lato nepalese.
Reuters
rivela però che le autorità del turismo del Nepal stanno cercando prove che Wang abbia utilizzato un elicottero per sorvolare una parte di percorso danneggiata da una valanga. Se comprovata, si tratterebbe di una grave violazione morale della tradizione di scalata della vetta più alta del mondo, dice l’agenzia. È punibile con una multa.

[Foto credit: scmp.com]