Le autorità indonesiane hanno arrestato quattro sospetti militanti islamici che cercavano di incontrare un "pericoloso" estremista islamico. L’Ipo di Alibaba a Wall Street in attesa della quotazione a New York. Xi Jinping in visita di Stato alle Maldive. I CONFINI ELASTICI DELL’ISIS
Le autorità indonesiane hanno arrestato quattro sospetti militanti islamici che cercavano di incontrare quello che definiscono il più pericoloso estremista indonesiano. Apparterrebbero alla minoranza musulmana dell’occidente cinese: gli uiguri. Le indagini stanno cercando di appurare se i sospetti sono in contatto con i gruppi dello Stato islamico che si va formando in Siria e in Iraq. LE autorità indonesiane lamentano che un numero sempre maggiore di persone parte dall’Indonesia per prendere parte alla jihad e che, nonostante abbiano messo fuori legge l’Is, non hanno una legislazione preparata a impedire ai militanti di uscire dal paese. I quattro uiguri in questione avrebbero viaggiato dalla Turchia (dove spesso gli uiguri si rifugiano proprio per la somiglianza del ceppo etnico e linguistico) alla Cambogia per mare. Da qui sarebbero passai via terra in Thailandia dove, procuratesi nuovi passaporti, sarebbero volati a Kuala Lumpur per poi raggiungere l’Indonesia.
Secondo un rapporto dello scorso mese almeno 200 indonesiani sono già partiti per la Siria. Il quadro si complica se si aggiunge l’arresto della settimana scorsa di un cinese in Iraq. Le autorità cinesi nel frattempo sono impegnati in una feroce lotta al terrore nella regione occidentale che ospita la maggioranza degli uiguri. Dopo la repressione dell’ultimo anno, coronata con i processi di massa negli stadi quest’estate, domani si terrà il processo di Tohti, l’importante ricercatore uiguro arrestato lo scorso 15 gennaio a Pechino. Accusato formalmente di separatismo il 25 febbraio affronterà il processo a Urumqi, la capitale dello Xinjiang. Secondo i suoi avvocati rischia dai dieci anni all’ergastolo.
L’IPO DI ALIBABA
Alibaba, il gruppo di ecommerce cinese fondato da Jack Ma, lancerà l’Ipo giovedì prossimo per quotarsi il giorno seguente a Wall Street. Secondo indiscrezioni avrebbe già venduto 2 miliardi di azioni. E, secondo l’agenzia Bloomberg, starebbe cercando di aumentare il prezzo ad oltre 70 dollari, dal precedente range di 60-67 dollari. Con un prezzo di 70 dollari, l’Ipo di Alibaba salirebbe a 22,4 miliardi di dollari. In questo caso batterebbe il record segnato nel 2012 da Facebook: 16 miliardi di dollari per un’azienda It. Intanto Jack Ma ha dichiarato di voler espandersi anche in Us e in Europa senza tralasciare l’Asia. Nei 12 mesi precedenti a giugno 2014 ha raggiunto un volume di affari di 296 miliardi di dollari.
LA VIA DELLA SETA MARITTIMA
Il presidente cinese Xi Jinping, in visita nella Maldive, ha affermato di voler aprire una "via della Seta marittima del Ventunesimo secolo" a partire da un collegamento tra la Cina e l’Asia del Sud. Xi proseguirà nei prossimi giorni la sua iniziativa diplomatica con visite nello Sri Lanka e in India. La nuova "via della Seta Marittima" e’ uno dei pallini del presidente cinese, che vuole ricreare collegamenti tra Cina e Europa attraverso l’Asia Meridionale e il Medio Oriente.
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