Ancora con gli echi di Occupy nelle strade, a Hong Kong il governo lancia un progetto di edilizia popolare da 27 miliardi di dollari hongkonghesi. Crisi in Russia? Ecco il soccorso di Pechino. Gli incidenti stradali fanno in Cina più morti del cancro. I verdetti del più grande processo per corruzione della storia di Hong Kong. HONG KONG: E ORA ARRIVA IL WELFARE
Non si sono ancora spenti gli echi di Occupy che – puntuale come un orologio svizzero – il governo di Hong Kong lancia un mega progetto da 27 miliardi di HK$ per la costruzione di 290mila appartamenti popolari. Alla radice del movimento, al di là della richiesta generica di “democrazia” c’è il malessere sociale di un’intera generazione e ora Pechino (via governo della zona amministrativa speciale) sembra andare incontro ai bisogni dei giovani che hanno riempito le strade per quasi due mesi.
Siamo stati a HK nei giorni scorsi e abbiamo raccolto le loro testimonianze, mentre anche l’ultimo blocco stradale veniva sgombrato. E a corollario, il governo cinese “apre” il Guangdong (la regione della Cina continentale a nord di HK) agli investimenti delle imprese che arrivano dal “porto profumato”, in un’area di libero scambio che rivaleggerà con quella di Shanghai. Sviluppo economico come ricetta contro “il disordine”, la collaudatissima ricetta di Pechino.
CINA: SOCCORSO RUSSO
La Russia è in crisi per via delle sanzioni e del calo dei prezzi energetici? Nessun problema, ci pensa Pechino. La nuova partnership eurasiatica ha il vento in poppa e gli amici si vedono nel momento del bisogno, così la Cina ha deciso di aiutare il vicino bisognoso, soprattutto per mantenere intatte le proprie ambizioni di superpotenza del futuro, dicono gli esperti.
L’aiuto è concesso con un occhio ai propri interessi, si capisce, secondo il principio del “win-win”. Così, invece di attuare un “piano Marshall” secondo caratteristiche russo-cinesi, la Cina pensa di investire in infrastrutture russe, aumentare l’import dal vicino e puntare soprattutto sull’alta tecnologia che arriva da Mosca. A fare da sfondo, il grande accordo sul gas siberiano.
INCIDENTI STRADALI PEGGIO DEL CANCRO
Girando in bicicletta per Pechino uno lo capisce al volo, ma è arrivata conferma nero su bianco che in Cina gli incidenti stradali ammazzano più del cancro. Dopo infarto e problemi coronarici, gli incidenti si piazzano al terzo posto della classifica, mentre nel resto del mondo stanno più o meno all’ottavo.
Il boom delle morti per incidente è dovuto secondo gli esperti alla parallela crescita della motorizzazione senza che le infrastrutture riescano a tenere il passo. C’erano solo 24 milioni di auto nel 2003, ma nel 2013 il numero era già esploso a 137 milioni, con 31 città in cui circola più di 1 milione di vetture. A Pechino sono 5 milioni
HK CORROTTA
La giuria del più grande processo per corruzione nella storia di Hong Kong ha comunicato i tanto attesi verdetti che riguardano l’ex segretario capo (la seconda carica più importante della città), Rafael Hui Si-yan, e i due co-presidenti della Sun Hung Kai Properties, Thomas Kwok Ping – Kwong e Raymond Kwok Ping – Luen, più altri tycoon.
Sono stati riconosciuti colpevoli di diverse accuse e innocenti per altre. Ora si attendono le pene. Il processo ha messo in luce faide familiari e gli stretti legami tra il governo e il settore delle imprese, uno dei motivi all’origine delle proteste di Occupy.
[Foto credit: scmp.com]