Essere frugali è il punto cruciale su cui insiste la dirigenza del Pcc da quando Xi Jinping è al potere. Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010 farà ricorso contro la condanna a 11 anni di carcere. Il licenziamento da Bloomberg di Michael Forsythe, giornalista che ha indagato sui rapporti tra affari e politica. Un documentario sull’esercito cinese ricorda che gli Usa sono un "nemico". L’importanza della frugalità
In un anno oltre 16mila funzionari sono stati puniti per aver violato le linee guida sulla frugalità emesse dal Pcc, che da quando Xi Jinping è al potere ha dichiarato guerra alla corruzione. Nonostante il nuovo presidente abbia dichiarato guerra “sia alle mosche che alle tigri”, i funzionari puniti occupano soprattutto posizioni minori. Sono puniti reati come l’uso di veicoli governativi per scopi privati, viaggi “non necessari” e banchetti spesati dal denaro pubblico.
Il caso del Nobel Liu Xiaobo
Liu Xiaobo, nobel per la pace 2010 e condannato a scontare una condanna di 11 anni per “incitamento alla sovversione dello Stato” è intenzionato a fare ricorso. Lo ha dichiarato il suo avocato ai giornalisti di Radio Free Asia denunciando per altro che al suo cliente non è concesso incontrare i suoi avvocati e che sua moglie, Liu Xia, è “vicina a un collasso psicologico”.
Media stranieri in Cina
Bloomberg ha lincenziato Michael Forsythe, il reporter che avrebbe indagato sui rapporti di un’importante uomo d’affari cinese con la politica. La non pubblicazione del suo articolo aveva portato alla luce l’autocensura del portale di news e finanza che aveva paragonato la situazione dei media in Cina a quella della Germania nazista.
La Cina ha inoltre bloccato i siti in cinese del Wall Street Journal e di Reuters venerdì scorso dopo le rivelazione del New York Times (bloccato già dall’anno scorso) su un contratto di consulenza per 75mila dollari al mese che Jp Morgan avrebbe stipulato con la figlia dell’ex premier Wen Jiabao. Nella lotta tra censori e web è inoltre da segnalare il crescente utilizzo di siti “specchio” per bypassare la sempre più restrittiva grande muraglia del firewall.
Esercito di liberazione: Silent Contest
Recentemente è circolato online un documentario di 92 minuti, Silent Contest, presumibilmente prodotto dall’Università della Difesa nazionale dell’Elp, che specula esplicitamente sul fatto che gli Stati Uniti restano il nemico per la Cina in quanto non avrebbero mai smesso di lavorare per “occidentalizzare e dividere la Cina”.
Il video è stato diffuso a fine ottobre, e il portavoce del Ministero della Difesa Nazionale si è rifiutato di commentare. Da quel giorno, il film non è più disponibile sui siti web nazionali. Ma il documentario può ancora essere visto su siti stranieri e sulla rete cinese sono moltissimi i commenti. Solo su Sina Weibo si possono trovare 98mila commenti, mentre su Youtube si è già guadagnato 69mila visite.
[Foto credits: gbtimes.com]