Oggi in Cina – Brics e diplomazia, Xi in America Latina

In by Gabriele Battaglia

Il presidente Xi Jinping atteso in America Latina nella seconda metà di luglio. Qui parteciperà a un vertice dei Brics e ad alti incontri diplomatici. Scambi di fuoco nel 77esimo anniversario della prima guerra sino-giapponese. Megacity in crescita. Ipotesi di riforma fiscale. I problemi interni della commissione disciplinare del Pcc, incaricata della campagna anticorruzione. Accordo antievasione tra Washington e Pechino. CINA E MONDO: XI GOES AMERICA (LATINA)

Il presidente Xi Jinping visiterà Brasile, Argentina, Venezuela e Cuba dal 17 al 23 luglio. Xi parteciperà anche un vertice dei BRICS e a un incontro con i leader dei Paesi latinoamericani.

Pechino va a riempire gli spazi dell’ex “cono sur” americano con la sua strategia di crescita economica e benefici reciproci. “C’è spazio per accordi in tutti i campi”, ha detto il minostro degli Esteri Wang Yi che dal Sud America è appena tornato. La ricetta sarà sempre la stessa: investimenti e infrastrutture in cambio di materie prime (Brasile e Venezuela sono i maggiori candidati per accordi di lungo periodo sul petrolio) e soft power politico.

CINA E ASIA: ESCALATION DI SIMBOLI E PAROLE

Mentre il presidente Xi Jinping commemora ufficialmente il 77esimo anniversario dell’incidente del ponte di Marco Polo, cioè l’inizio ufficiale della guerra Sino-Giapponese del 1937, nasce un sito ufficiale multilingue (ma non in giapponese) per commemorare il massacro di Nanchino, la tragedia che pesa sulla memoria e sulle relazioni tra Pechino e Tokyo (tra i 50mila e i 300mila morti nel giro di 6 settimane durante l’occupazione giapponese della città).

Che il passato abbia un’importanza anche oggi lo rivela il tentativo di avvicinamento tra Cina e Corea del Sud in funzione antigiapponese proprio nel nome delle comuni sofferenze durante la guerra. Nel suo viaggio a Seoul, il presidente Xi ha affermato che i legami tra i due Paesi sono rafforzati dal “fallimento” di Tokyo nel fare i conti con il proprio passato: “In Cina – ha affermato Xi – c’è un detto: L’esperienza del passato, se non viene dimenticata, è una guida per il futuro”.

URBANIZZAZIONE: MEGACITY CRESCONO

Dopo l’annuncio della futura JingJinJi (la megalopoli da 130 milioni di persone attorno a Pechino), anche le città attorno al delta del Fiume delle Perle – la cintura manifatturiera cinese – saranno sempre più integrate, grazie a una nuova metropolitana tri-urbana che che collegherà tra loro le reti di trasporto pubblico di Guangzhou, Dongguan, Shenzhen. Non si parla per ora di integrazione amministrativa, ma il sistema dei trasporti (ed economico) integrato dovrebbe convincere tra i 25 e i 50 milioni di persone.

ECONOMIA E POLITICA: RIFORMA FISCALE

Sul tavolo, il modo di dare più soldi ai governi locali in modo che non debbano ricorrere a “trucchetti” e una tassa sulla proprietà che porti più uguaglianza e giustizia, oltre a risorse economiche, in Cina.

Sembra tutto molto prosaico, ma dalla riforma del sistema fiscale cinese – annunciato nelle due tranche del 2016 e 2020 – dipenderà buona parte del futuro del Paese, le sue chances di diventare un’economia evoluta. Lou Jiwei, ministro delle Finanze, ha annunciato anche che i conti pubblici – sia locali sia del governo centrale – saranno resi trasparenti.

Se ciò avverrà, sarà un passo avanti verso l’accountability del potere, almeno per quanto riguarda le questioni economiche. Intanto la banca centrale ha varato un mini stimolo, mirato ad alcuni settori, per rilanciare l’economia.

POLITICA: DENTRO L’ANTICORRUZIONE

La Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare è lo strumento con cui Pechino sta conducendo la sua enorme campagna anticorruzione “contro le tigri e le mosche” voluta da Xi Jinping. Alla sua testa c’è Wang Qishan, uno dei sette uomini più potenti della Cina, lo “sbirro buono” che dovrebbe fare pulizia nel corpaccione corrotto del Partito e dello Stato.

Eppure, dice un alto funzionario in un articolo ripreso dai media cinesi, nonostante il grande attivismo e le molte teste eccellenti cadute di recente, la Commissione ha problemi a far filtrare verso il basso le proprie direttive. Per questo motivo, è in corso una ristrutturazione che ha già portato alla creazione di 61 nuovi uffici locali, per un totale di 231. Si lavora anche a una modernizzazione dell’intero apparato che mira ad aumentare il controllo, accrescere la moralità personale e la fedeltà dei funzionari al Partito.

ECONOMIA: ACCORDO USA-CINA CONTRO GLI EVASORI DI ENTRAMBI

La FATCA – Foreign Account Tax Compliance – sta entrando in vigore negli Usa. A partire da oggi, più di 77.000 banche e altre società finanziarie di tutto il mondo hanno iniziato a dare informazioni alle autorità statunitensi sui conti esteri dei cittadini americani e dei titolari di green card.
Anche la Cina si è adeguata, ma in cambio riceve da Washington informazioni altrettanto preziose: quelle sui contribuenti cinesi negli Usa. Grazie a questo “scambio”, Pechino potrà perseguire meglio tutti quei ricchi (spesso funzionari) che esportano illegalmente valuta e risorse all’estero.

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