Durante il forum Apec di lunedì prossimo a Pechino verrà firmato un accordo transnazionale per combattere la corruzione: circolerebbe già un documento in 8 punti. Aumento strategico del prezzo dell’avorio in occasione della visita di Xi Jinping in Tanzania. Sesta settimana di proteste a Hong Kong. APEC-UN ACCORDO TRANSNAZIONALE CONTRO LA CORRUZIONE
Sembrerebbe che durante il forum per la cooperazione economica Asia-Pacifico verrà firmato un accordo transnazionale per combattere la corruzione. Circola già un documento di 8 punti sulla rete che è stata denominata Act-Net. I 21 membri del forum Apec, la Cina in testa, vogliono trovare un accordo sullo scambio di informazioni sugli indagati, un canale preferenziale per le estradizioni, assistenza legale reciproca etc. Di fatto si vorrebbe costituire una sorta di Interpol su base regionale. Il punto che ad oggi molti paesi, in primis gli Stati Uniti, si sono rifiutati di commentare è che sembrerebbe che l’Act-net farebbe base nei quartieri della Commissione centrale per le ispezioni disciplinari del Pcc. Un strumento interno al Partito e proprio per questo avvolto dalla più totale segretezza. Secondo l’Accademia cinese delle scienze sociali, il più importante think thank del paese, negli ultimi quindici anni sono scappati dalla Cina almeno 18mila funzionari pubblici trasferendo illegalmente all’estero quasi cento miliardi di euro, l’1,4 per cento del pil annuale.
AVORIO, TRAFFICO DIPLOMATICO
Un rapporto dell’Eia (Environmental Investigatio Agency) denuncia un aumento esponenziale del prezzo dell’avorio in Tanzania in coincidenza della visita di stato del presidente Xi Jinping e della delegazione di uomini d’affari cinesi a seguito del presidente. Ma quel che più è grave è che l’avorio in questione sarebbe stato trasportato in Cina sull’aereo presidenziale nei bagagli “diplomatici”. La Cina convoglia il 70 per cento dell’avorio mondiale, un traffico illegale che si stima uccida cento elefanti al giorno, circa 35mila l’anno. A gennaio ha lanciato una campagna contro il traffico d’avorio distruggendone pubblicamente più di sei tonnellate.
OCCUPY HK: SESTA SETTIMANA
LE proteste di Hong Kong entrano nella sesta settimana. Più deboli, e forse per questo più decise ad alzare la voce. Stanotte una decina di manifestamti ha marciato per le vie di Mong Kok indossando le significative maschere di Guy Fawkes. La polizia li ha accerchiati e spinti per terra. Stamane invece gli attivisti hanno annunciato una nuova manifestazione per domenica. Lo scopo sarebbe quello di appendere il fiocchetto giallo simbolo del movimento ai cancelli degli ufficio di rappresentenza di Pechino nella città di Hong Kong. Nel frattempo l’Indice composito dell’attività manifatturiera della città registra una contrazione dl mercato. A ottobre è sceso al 47,7 contro il 49,8 del mese precedente.